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L’Associazione la Calzetta ci scrive in merito a un commento pubblicato

Egregio Direttore,

abbiamo appreso che sulla Sua testata è stato riportato un ignobile attacco alla nostra Associazione e, cosa ancor più grave, alle “DONNE”.

La nostra è un’associazione legalmente riconosciuta e non un comitato, un’associazione al servizio dei più deboli che nel suo piccolo, nonostante sia di recente costituzione, cerca di fare del suo meglio per alleviare le sofferenze di chi è in difficoltà.

La nostra Associazione è stata menzionata dall’esponente del PD sassolese Sig. Sighinolfi, nel contesto di una discussione che verteva sull’acquisto di un cane antidroga e dove NULLA la nostra associazione ed il nostro operato c’entrava con la discussione. Un becero e squallido attacco nei confronti di un’Associazione onlus che opera sul territorio e ci chiediamo il perché di tanta cattiveria gratuita.

La frase espressa dal Sig. Sighinolfi, appartenente al direttivo PD, che si firma con il nick name Vcas (di cui ormai tutti i lettori di Sassuolo 2000 conoscono l’identità in quanto lui stesso non ne ha fatto mistero) rivolgendosi al Sig. Torri, altro esponente del Pd locale “dai Valerio non offendere la Gelneutrini che poi ce la ritroviamo la prossima volta che regalano un gatto antistupro a quelle del comitato della calzetta….” è di una cattiveria disumana, rivoltante, inopportuna, offensiva, pericolosa, che condanniamo e non accettiamo in quanto lede la dignità delle “DONNE”, di TUTTE le donne, siano esse madri o figlie, siano esse giovani o anziane, siano esse donne impegnate in politica o no.

Ci aspettiamo le scuse del Sig. Sighinolfi, ci aspettiamo anche le scuse del partito nel quale milita, ma soprattutto ci aspettiamo le scuse delle donne del PD, quelle stesse donne che l’8 Marzo scendono in piazza per difendere e rivendicare i diritti e i valori della “DONNA” e che adesso invece sono incomprensibilmente assenti e silenti. Chiediamo che lo facciano per dissociarsi da questa infelice frase perché è inaccettabile per tutte noi donne essere offese e derise su un reato tanto grave come lo stupro, un reato sul quale non si può e non si deve scherzare e derubricarlo, facendo passare l’accaduto come una sciocchezza. Quello che è stato affermato è gravissimo e non volerlo riconoscere ma volerlo invece tollerare o giustificare, lo è ancora di più.

Associazione LA CALZETTA

















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