Paola Marani (Pd) sarà la relatrice del progetto di legge che modifica la legge regionale sul trasporto pubblico regionale e locale (n.30/98) e la legge n. 3/99, in particolare nella parte che riguarda il finanziamento regionale per le strade provinciali: lo ha deciso all’unanimità la commissione Mobilità, presieduta da Damiano Zoffoli. Nel complesso, l’intervento normativo si propone una semplificazione delle leggi in vigore.
Le modifiche introdotte alla legge 30 riguardano sia il trasporto ferroviario che quello autofilotranviario. Per quanto concerne il primo vengono recepite le prescrizioni di durata massima dei Contratti di servizio previsti dal Regolamento europeo (n.1370) del 2007: viene pertanto eliminato l’attuale tetto di 9 anni e sostituito con la durata fissa di 15 anni, prorogabile del 50%.
L’obiettivo è di favorire gli investimenti a lungo termine e, nello specifico, consentire tempi di ammortamento adeguati all’acquisto di nuovo materiale rotabile. Viene inoltre disciplinato il trasferimento di beni patrimoniali e di materiale rotabile funzionali alle attività operative, e si sancisce la separazione della FER srl in due distinte società: alla prima, a totale capitale pubblico (Regione ed enti locali) prevalentemente regionale , viene affidata la gestione dell’infrastruttura; alla seconda si attribuiscono funzioni ed attività legate al servizio di trasporto.
Alla società che gestirà la rete, per esigenze connesse all’organizzazione di risorse umane e materiali, sarà attribuita anche la funzione di stazione appaltante per l’affidamento dei servizi di trasporto. Restano di competenza regionale la programmazione e la progettazione dei servizi e il potere sanzionatorio: la Regione rimane il primo interlocutore istituzionale degli utenti.
Sul fronte del trasporto pubblico locale (bus, corriere, tram) le modifiche riguardano la durata del Contratto con le Aziende (da 9 anni a 10) e l’estensione del sub-affidamento (al fine di rendere meno rigida l’organizzazione del TPL).
Altre norme recepiscono la recente esperienza della mobilità intermodale ed integrata ed i conseguenti risvolti sui titoli di viaggio e sulle sanzioni (in particolare la ripartizione degli introiti del biglietto fra i vari operatori interessati).Il testo conferma alla Regione il compito di definire i bacini ottimali per la progettazione (e il connesso affidamento) dei servizi, ipotizzando in prospettiva bacini pluriprovinciali.
Per la viabilità, l’obiettivo della revisione legislativa è quello di consentire alla Regione di erogare risorse alle Province anche per la manutenzione straordinaria di strade non comprese la nella rete d’interesse regionale, sia pure nel rispetto del finanziamento prioritario di quest’ultima, La modifica poi, accogliendo le esigenze degli enti territoriali, include nella rete viaria d’interesse regionale, le strade complementari alla realizzazione di autostrade regionali.