«Pubblico è futuro» e «Senza il servizio pubblico sei privato dei tuoi diritti» sono gli slogan della manifestazione nazionale promossa dalle categorie Cgil dei settori pubblici Fp e della conoscenza Flc (scuola, università, ricerca) per domani, sabato 8 ottobre, a Roma, contro i tagli all’intervento pubblico, all’istruzione e alla ricerca, contro la privatizzazione dei servizi, contro l’attacco ai diritti del lavoro. Sessanta nel complesso i pullman in partenza dall’Emilia Romagna.
La manifestazione prevede alle ore 14 un corteo da piazza della Repubblica fino a piazza del Popolo, dove si terranno gli interventi conclusivi dei segretari generali Fp Rossana Dettori, Flc Domenico Pantaleo e della Cgil Susanna Camusso. La giornata di lotta di domani, che fa seguito allo sciopero generale del 6 settembre, è una ulteriore tappa della campagna autunnale della Cgil che proseguirà con la mobilitazione nazionale dei pensionati il 28 ottobre e con una grande manifestazione nazionale agli inizi di dicembre su giovani, lavoro e aziende in crisi.
Dichiarazione delle segretarie generali regionali Fp Marina Balestrieri e Flc Raffaella Morsia.
“Domani saremo a Roma per opporre una risposta sociale e politica all’attacco del Governo contro il lavoro pubblico, per narrare la realtà rispetto alle bugie di Gelmini, Brunetta e Tremonti, dando voce a chi subisce quotidianamente umiliazione economica e mortificazione della propria dignità. E’ gravissima l’operazione orchestrata nei confronti di questi lavoratori, perchè si vuole determinare l’idea che tutto quello che è pubblico non funziona, è spreco e quindi può essere tagliato, ma tagliare il pubblico, la scuola, la sanità significa tagliare i servizi ai cittadini. E anche nella regione Emilia Romagna, caratterizzata storicamente da un invidiato sistema di istruzione, formazione e welfare, siamo al collasso della qualità formativa ed è a rischio la tenuta della rete dei servizi pubblici.
Domani saremo in piazza insieme a tanti lavoratori del privato, studenti, cittadini per difendere non solo il valore e la dignità del lavoro pubblico, ma anche l’interesse generale, la Costituzione e l’orizzonte dello sviluppo di questo paese”.