Il Partito democratico modenese è impegnato in una mobilitazione che culminerà nella grande manifestazione di Roma del 5 novembre “In nome del popolo italiano”. Nell’arco di un mese saranno organizzati, in città e provincia, banchetti, volantinaggi, presidi e assemblee. Sarà anche questa un’occasione per sostenere la campagna di adesione al partito con l’obiettivo di raggiungere e superare il numero di adesioni dello scorso anno (oltre 14 mila). Obiettivo complesso, stante il clima di sfiducia dei cittadini verso la politica e i partiti, ma che i responsabili del partito considerano “possibile, anzi a portata di mano” visto che sono 13 mila le tessere raccolte finora e vista la partecipazione crescente alla feste del Pd di quest’anno.
“Non possiamo permettere che l’Italia si rassegni e si ripieghi su se stessa – dichiara Roberto Solomita, dell’esecutivo provinciale del partito – spetta a noi indicare un’alternativa possibile, riaccendere la speranza, mobilitare le energie migliori di cui l’Italia dispone. Per questa ragione, proprio ora, chiediamo ai modenesi di dare più forza all’alternativa aderendo per la prima volta o rinnovando l’adesione al Partito democratico.
Il tesseramento, assieme alle feste di partito, garantisce la massima trasparenza nei finanziamenti ed è uno dei tanti aspetti che ci rende diversi dal partito di proprietà del premier (oggi si chiama Pdl ma si è già aperto un dibattito surreale sul cambio del nome).
E’ curioso viceversa – prosegue Solomita – leggere dalle cronache locali di questi giorni come nel Pdl sarebbe in corso una “guerra delle tessere”, che contrapporrebbe i diversi dirigenti e le molteplici correnti del Pdl. Noi pubblichiamo puntualmente i bilanci delle nostre feste, del partito nel suo insieme, l’andamento del tesseramento. Rinnoviamo quindi le solite domande: è possibile conoscere il numero delle tessere del Pdl modenese e il loro andamento storico? E’ possibile conoscerne il bilancio? Noi questi dati li rendiamo pubblici, agli occhi degli elettori e di tutti i cittadini. Il Pdl se la sente?”.