Lunedi’ sarà affidato l’incarico per l’autopsia della donna pakistana di 33 anni morta all’ospedale di Bentivoglio dopo aver partorito, con cesareo e in anestesia generale, il suo quarto figlio.
Il Pm Giuseppe Di Giorgio, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, indaga tuttora contro ignoti anche se non e’ escluso che in vista dell’autopsia decida di fare le prime iscrizioni nel registro degli indagati, in modo da consentire alle parti di nominare propri consulenti. Al momento il magistrato sta valutando le carte che ha fatto sequestrare dai carabinieri, cartelle cliniche ed elenco del personale medico che ha seguito la donna, e potrebbe anche decidere di far svolgere l’esame autoptico senza indagati.
Dopo il decesso della 33enne, e visto che negli ultimi anni in quel reparto si sono verificati casi di cui si e’ occupata la magistratura, la Direzione dell’Azienda Usl di Bologna ha istituito un’apposita commissione d’analisi e valutazione delle attivita’ cliniche. La donna – in base alla ricostruzione dell’ Azienda Usl- e’ stata ricoverata l’altro ieri a Bentivoglio per induzione al parto. Durante il parto si e’ presentata un’ anomalia del tracciato cardiotocografico che ha fatto presagire una sofferenza fetale. I medici hanno proceduto ad un parto cesareo in anestesia generale, con la nascita di un bambino sano. Subito dopo, la donna – secondo quanto riferito – ha manifestato i segni di una grave bradicardia ed e’ stata sottoposta alle manovre di rianimazione, protratte, senza successo, per oltre un’ora.