Offire tempestiva accoglienza a livello provinciale a tutti i minori, italiani e stranieri, che vengono trovati in condizioni di emergenza, attraverso un centralino unico, attivo 24 ore su 24, a cui forze di polizia e operatori dei servizi sociali possono fare riferimento in qualsiasi momento e in qualsiasi giornata dell’anno, domeniche e festivi compresi. Si tratta di fatto della strutturazione formale di un percorso di accoglienza che finora ha contato sull’impegno fattivo dei singoli operatori dei servizi sociali dei Comuni che, pur garantendo la prima accoglienza del minore, comunque incontravano alcuni ostacoli legati all’imprevedibilità di queste situazioni, agli orari e alle giornate di apertura degli uffici competenti. Tutto ciò sarà possibile nell’intera provincia di Reggio Emilia grazie ad un’esperienza unica a livello regionale, frutto di un Protocollo d’intesa siglato questa mattina in Provincia alla presenza del procuratore presso il Tribunale per i minorenni dell’Emilia-Romagna Ugo Pastore, che ha apprezzato il protocollo, perché segno di un’attenzione da parte dell’amministrazione provinciale che va ben oltre il ruolo istituzionale”. In questo modo “si struttura e si rende più efficace una procedura estremamente delicata” ha sottolineato l’assessore provinciale alla Sicurezza Sociale Marco Fantini.
Il protocollo è stato siglato dalla Provincia, dall’Azienda per i servizi alla persona Osea e dalle Zone sociali di Castelnovo Monti, Correggio, Guastalla, Scandiano e Val d’Enza. Alla firma, a cui sono stati invitati anche i rappresentanti delle forze dell’ordine, hanno partecipato in qualità di sottoscrittori la presidente di Opere di servizi educativi assistenziali (Osea) Vanna Iori, il sindaco di Castelnovo Monti Gianluca Marconi ed i presidenti delle Unioni di Comuni Massimiliano Maestri, Vanna Scaltriti, Alessio Mammi e Sandro Venturelli.
Servizio di pronta accoglienza minori, h24
Il Servizio provinciale di pronta accoglienza minori h24 – che può essere attivato dalle forze dell’ordine e dagli operatori dei servizi sociali in qualsiasi momento, domeniche e giorni festivi compresi, contattando un numero dedicato a cui risponderà un educatore dell’Azienda servizi alla persona (Asp) Osea fornendo le indicazioni necessarie – si caratterizzerà in particolare: per la tempestività, nel garantire ospitalità e tutela ai minori che si trovano in situazioni di emergenza sociale; per la flessibilità nella risposta e nell’organizzazione, garantendo un’accoglienza certa e strutturata 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno; uniformità dell’intervento su tutto il territorio provinciale.
Il servizio è frutto di un accordo di valenza sovradistrettuale che riguarda le Zone sociali di Castelnovo Monti, Correggio, Guastalla, Val d’Enza e Scandiano, mentre nel distretto di Reggio Emilia analogo servizio è attivo da maggio 2010.
L’accordo è stato fortemente voluto dagli Enti Locali e va nella direzione indicata dalla Procura del Tribunale dei Minori di Bologna e dalla Regione, volta ad assicurare un servizio di accoglienza in favore dei minori trovati in stato di abbandono cui sia possibile fare ricorso 24 ore su 24, attraverso la sottoscrizione di appositi accordi con una valenza sull’intero territorio provinciale.
Ed è proprio questo coinvolgimento di più Zone sociali a rappresentare un valore aggiunto in funzione del servizio, reso possibile grazie al lavoro di coordinamento svolto dalla Provincia, che è socia dell’Asp Osea che di fatto sarà il “centralino” a cui fare riferimento.
L’Asp Osea si è distinta negli anni per la grande competenza ed esperienza maturata nell’ambito del lavoro educativo con i minori anche in relazione alla pronta accoglienza. In questo caso, agli operatori delle forze dell’ordine e dei servizi sociali che contatteranno l’apposito numero telefonico risponderà un educatore di Osea; dopo una prima e immediata accoglienza gli operatori del Servizio, valuteranno la situazione e contatteranno il luogo di accoglienza ritenuto più adeguato alla situazione, in relazione anche alla concreta disponibilità. Il Servizio sociale competente, informato della situazione, provvederà in tempi brevi, ai necessari approfondimenti utili a valutare i successivi interventi. La permanenza nel luogo individuato per l’accoglienza d’emergenza sarà al massimo di 30 giorni.
Alcuni dati
I casi di minori accolti in emergenza dai servizi sociali territoriali interessati dal protocollo sono stati 27 nel 2008, 37 nel 2009 e 33 nel 2010. Negli ultimi 2 anni i casi sono aumentati del 22,2 per cento.
Negli ultimi anni la Provincia ha avviato, in collaborazione con i servizi sociali territoriali, un processo orientato alla ricerca di una sempre maggiore qualificazione delle progettualità nell’ambito della tutela dei minori, delle famiglie e del relativo sistema dell’offerta (pubblico e privato).
In questo quadro si inserisce anche questo accordo, che rappresenta un importante risultato, poiché garantisce interventi assistenziali urgenti a protezione dei minori e facilita altresì la collaborazione tra gli Enti preposti alla loro sicurezza e tutela.