Assaggiare un bicchiere di vino che risale all’età del bronzo. Si potrà fare domenica 16 ottobre al parco archeologico della Terramara di Montale (via Vandelli) nella giornata a ingresso gratuito dedicata alla tradizione millenaria della vendemmia e della produzione enologica. Gli abitanti delle Terramare sapevano fare il vino e lo apprezzavano al punto che la sua scoperta soppiantò rapidamente una sorta di birra ottenuta dalla fermentazione dei frutti del corniolo.
Archeobotanici, archeologi ed esperti di civiltà contadina saranno protagonisti di un racconto a più voci sull’inizio della produzione e del consumo del vino nelle Terramare e sulla persistenza delle tradizioni nel mondo rurale modenese. Interverranno Giovanna Bosi dell’Orto botanico di Modena, l’archeologo Cristiano Iaia e Giorgio Cervetti, conservatore della Raccolta del lavoro contadino di Villa Sorra, al quale spetterà il compito di illustrare, attraverso antichi strumenti, gli scenari di lavoro e vita che nel Novecento ruotavano attorno al vino nelle campagne modenesi. Il recupero di tradizioni si avvarrà della speciale consulenza degli “anziani” montalesi del circolo Auser Parco Grizzaga di Montale che, oltre a portare le proprie testimonianze diretta, inviteranno il pubblico a sperimentare la pigiatura dell’uva nei tini. Non mancherà la degustazione del lambrusco “Terramara”m fornito dalla Cantina Settecani. Nella stessa giornata ai più piccini è dedicato il laboratorio “Archeobotanici … in erba!”, per scoprire il fascino della ricerca di semi e frutti negli scavi archeologici, dalla setacciatura alla catalogazione. In caso di maltempo la dimostrazione sarà spostata alla domenica successiva 23 ottobre (informazioni: 059 532020, www.parcomontale.it).