Si è svolto ieri a Reggio Emilia il convegno internazionale Le città per il clima – Le politiche locali per la riduzione della CO2, in cui si sono analizzati azioni e risultati conseguiti in termini di sostenibilità ambientale ed energetica dalle città di Reggio Emilia, Padova, Girona e Bydgoszcz e di Arpa Emilia-Romagna, aderenti al progetto europeo Laks – Local Accountability for Kyoto goalS, e approfondisce tematiche cruciali sul clima, l’energia, l’inquinamento, la tutela della salute e dell’ambiente con il contributo di esperti della Comunità europea, del ministero dell’Ambiente, della Regione Emilia-Romagna e referenti per il Protocollo di Kyoto e Agenda 21.
Dopo la sessioni della mattina, dedicate a Fronteggiare i cambiamenti climatici e presentazione del Progetto Laks, nel pomeriggio la discussione si è spostata sulle Esperienze europee.
I lavori del convegno sono stati aperti dall’intervento di saluto del sindaco di Reggio Emilia, Graziano Delrio: “Con il convegno di oggi – ha detto fra l’altro – si conclude il percorso pluriennale del progetto Laks, che ha visto il Comune di Reggio Emilia capofila. Le città sono da sempre il luogo in cui si percepiscono in modo più diretto e immediato i cambiamenti e si pongono quindi come laboratori, in cui si sperimentano politiche innovatrici che poi vengono riprese a livello nazionale, in campi diversi”.
“I risultati di rendicontazione e monitoraggio delle azioni delle amministrazioni locali in base agli obiettivi del Protocollo di Kyoto, che il progetto Laks ha attivato, avvicinandoci alla tradizione delle comunità locali anglosassoni – ha proseguito Delrio – sono perciò molto importanti per sviluppare adeguate politiche ambientali, sono un patrimonio a disposizione di tutte le città italiane ed europee: dalle analisi delle ‘patologie’ e delle diverse ‘cure’ adottate tutti possono trarre strumenti per individuare gli interventi più efficaci per raggiungere gli obiettivi. Per fare un esempio, che riguarda la nostra città: dal 2000 Reggio ha abbattuto del 10% le emissioni di CO2 e conta per il 2020 di ottenere un’ulteriore diminuzione del 12% di tali emissioni, sulla base di una serie di azioni condivise da enti locali e comunità che coinvolgono diversi settori dell’Ambiente: dai rifiuti alla mobilità, dalla produzione di energia e dalle attività economiche a basso impatto all’edilizia a basso consumo energetico. La condivisione di esperienze è molto utile, soprattutto in un momento per tutti difficile come quello che stiamo attraversando”.
Delrio, che è presidente nazionale dell’Anci, ha spiegato che si farà promotore del progetto anche all’interno dell’Associazione dei Comuni italiani “per fare in modo che più Comuni possibili lo adottino”. Il sindaco ha infine ringraziano le città che hanno partecipato al Laks, la Comunità europea e i giovani esperti che si sono impegnati nel percorso.
LAKS – Local Accountability for Kyoto goalS
Bilancio positivo per il progetto Laks (Local Accountability for Kyoto goalS), realizzato dalle città di Reggio Emilia, Padova, Girona (Spagna) e Bydgoszcz (Polonia) e da Arpa Emilia Romagna, con il supporto tecnico di Indica srl, Reggio nel Mondo srl e Iclei Europe, e inserito nel programma LIFE+ Ambiente, sostenuto dalla Commissione Europea. Obiettivo principale del progetto, della durata di tre anni (dal 2009 al 2011), è fornire alle città italiane ed europee strumenti per monitorare le emissioni “climalteranti” (in particolare CO2), valutarne l’impatto sull’ambiente e permettere, di conseguenza, lo studio e l’applicazione di modalità d’intervento correttive, rendicontandone i risultati. Grazie a Laks, Reggio Emilia, Padova, Girona e Bydgoszcz e Arpa Emilia Romagna metteranno a disposizione di tutti gli enti territoriali un software gratuito che permette di convertire in modo automatico i consumi di energia di un territorio e di un ente – partendo dai consumi finali – in emissioni di gas climalteranti.
L’impegno delle città
20+20+20 è la formula che sintetizza gli obiettivi posti dalla Comunità Europea per ridurre del 20% le emissioni di CO2 a fronte di un aumento del 20% di energie rinnovabili e un aumento del 20% dell’efficienza energetica entro il 2020. Le città promotrici del progetto Laks, in sintonia con il Patto dei Sindaci (Covenant of Mayors) a cui hanno aderito Reggio Emilia, Girona e Padova, si sono impegnate per registrare le proprie emissioni climalteranti e per valutare le soluzioni necessarie al loro abbattimento. Ognuna ha compilato, grazie a un’intensa collaborazione con i vari settori pubblici e con il settore privato, il proprio inventario delle emissioni di gas serra, per giungere a un Piano che contenga una serie di azioni concrete con cui l’ente si impegna a ridurre le proprie emissioni, come l’installazione di pannelli fotovoltaici su edifici pubblici e privati, gli interventi sull’illuminazione pubblica, il rinnovo e l’estensione della rete di trasporto pubblico, l’ampliamento del verde pubblico, la promozione della cogenerazione. In particolare, a Reggio Emilia il Consiglio comunale ha approvato un Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (Seap) articolato in 46 azioni volte a ridurre del 21,9% le emissioni di CO2 dal 2000 al 2020.
Anche Padova e Girona prevedono di raggiungere pienamente l’obiettivo della riduzione del 20%, mentre Bydgoszcz ha pianificato una riduzione del 18,7%, traguardo comunque considerevole dato che la città polacca, tra il 2005 e il 2009, ha visto aumentare le emissioni e la propria ‘carbon footprint’. In merito alle fonti di emissioni, ogni città presenta le sue peculiarità: se il settore produttivo risulta il maggiore responsabile a Reggio Emilia (con il 37% delle emissioni di CO2) e a Padova (35%), per Bydgoszcz l’ambito più delicato è il settore residenziale (con il 34%), mentre per Girona è la produzione locale di energia a incidere maggiormente, con il 37%. Anche il settore della mobilità ha diverse incidenze nelle città coinvolte: a Reggio Emilia il 27%, a Girona il 26%, a Bydgoszcz il 19%, mentre a Padova il 17%.