Chi in questi anni ha denunciato un piano di depotenziamento e depauperamento del Policlinico è stato spesso accusato di essere un visionario. Ma far sparire un reparto in 5 minuti, senza consultarsi con l’Ateneo mi sembra ben più di un indizio: lo definirei una prova vera e propria. Si decide senza coordinamento, senza consultare il rettore, badando a riempire un involucro vuoto (Baggiovara) svuotando un centro d’eccellenza.
Quando arriverà il momento in cui i professionisti che l’Università forma non saranno più di livello adeguato, perché non avranno l’opportunità di formarsi, imparare e confrontarsi con una casistica sufficientemente vasta nelle loro specialità, chi ringrazieremo? L’eccellenza della sanità modenese deve moltissimo alla sua Università, e oggi invece di proteggere questa istituzione, gli enti locali provano a impoverirla. Peccato che senza l’Università di Modena e le sue specialità oggi l’Ospedale di Baggiovara sarebbe vuoto. Il Anzi: pur avendo fatto un nuovo pronto soccorso d’avanguardia al POliclinico, e curando donne gravide e bambini politraumatizzati, non si vuole applicare il buonsenso, trasportando i casi di traumi accaduti in prossimità del Policlinico, in tale struttura. MI chiedo: i nuovi specialisti di medicina d’urgenza dove si formeranno? PAL di nuovo mostra tutta la sua inefficacia e inutilità: non ha sciolto il nodi essenziali, ma prosegue negli errori degli ultimi 10 anni. Ma è difficile che si cambi il quadro, senza cambiare le persone.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere provinciale – PDL)