Bruciati in poche ore i posti disponibili per visite gratuite che effettuerà la Struttura Complessa di Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Clodoveo Ferri, in occasione della Giornata mondiale dell’Osteoporosi. Il Policlinico sarà uno dei 95 ospedali italiani “a misura di donna”, che ha aderito all’Open Day organizzato dall’Osservatorio Nazionale Salute Donna (ONDA) per questa giornata in cui giovedì 20 ottobre si promuoverà un programma di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi e sulla preven-zione di questa patologia che colpisce il 60% delle donne italiane in menopausa.
La Struttura Complessa di Reumatologia, dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dal prof. Clodoveo Ferri, offre controlli gratuiti, riservati alle donne, per tutta la giornata del 20 ottobre, dalle ore 9.30 alle ore 16,00, presso gli ambula-tori situati al II piano, ingresso 3. Vi potranno accedere coloro che hanno prenotato telefonicamente nella settimana dal 10 al 14 ottobre. “Questa iniziativa – ha spiegato il prof. Clodoveo Ferri, Direttore della Struttura Complessa di Reumatologia – ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione tutta sulle problematiche dell’osteoporosi, non soltanto coloro che hanno prenotato la visita. Chi avesse desideri di effettuare accertamenti e controlli può sempre possono rivolgersi al proprio medico di medicina generale che potrà chiedere una visita presso la Reumatologia. Il reumatologo, se lo riterrà opportuno, potrà indirizzare successivamente la paziente all’ambulatorio dedicato”.
Al Policlinico di Modena è, infatti, da tempo attivo un ambulatorio dedicato all’Osteoporosi al quale si accede tramite impegnativa del medico. L’Open Day ha lo scopo di sensibilizzare la popolazione, soprattutto femminile, sul problema dell’osteoporosi e sulla sua prevenzione.
Il problema dell’osteoporosi è sopratutto femminile. “Nelle donne – spiega il dottor Carlo Umberto Manzini, reumatologo del Policlinico – l’apporto di calcio risulta fondamentale per prevenire l’osteoporosi. Già intorno ai 40 anni inizia il consumo di ciò che si è accumulato in gioventù. Al momento della menopausa il rischio di frattura aumenta in modo esponenziale se non si è seguita una corretta prevenzione”. In questi casi, i campanelli di allarme possono essere la menopausa prematura, cioè precedente ai quarantacinque anni, la presenza di amenorrea, una storia di fratture osteoporotiche, una bassa densità minerale ossea una familiarità per frature osteoporotiche cioè da traumi non efficienti), un basso peso corporeo, il fumo di sigarette, un eccessivo consumo di alcoolici, immobilizzazione protrat-ta e la carenza di vitamina D. Quest’ultimo settore relativo alla vitamina D è in particolare uno specifico campo di ricerca nelle malattie reumatiche e nell’osteoporosi, sviluppato e condotto nella nostra Struttura dal Dr. Luigi Bernini).
Esistono poi malattie che possono associarsi all’Osteoporosi. Tra queste vi sono Malattie endocrine (Ipercortisolismo, Iperparatiroidismo, Ipertiroidismo, Iperprolattinemia, Diabete mellito tipo I, ecc.) Malattie ematologiche, Malattie dell’apparato gastro-enterico (Cirrrosi epatica alcolica e postepatitica, Cirrosi biliare primitiva, Morbo celiaco, Malattie infiammatorie croniche gastro-intestinali, Gastrectomia parziale e totale, By-pass intestinale, Intolleranza al lattosio, Malassorbimento intestinale), Ma-lattie reumatiche (Artrite reumatoide, LES, Spondilite anchilosante, Artrite psoriasica, Sclerodermia) Malattie renali (Ipercalciuria idiopatica renale, Acidosi tubulare renale, Insufficienza renale cronica ed emodialisi) Altre condizioni (Broncopneumopatia cronica ostruttiva, Anoressia nervosa, Trapianto d’organo, ecc.)
Infine, vi sono farmaci che, presi a dosaggi significativi e per lungo tempo possono favorire l’insorgere di osteoporosi. Tra questi vi sono i Corticosteroidi (prednisone o equivalenti al dosaggio di 5 mg o più per oltre 3 mesi), Tiroxina (a dosi soppressive), Inibitori dell’aromatasi, Antidepressivi, Anticonvulsivanti, Eparina e Anticoagulanti orali (scarsa evidenza sugli effetti pro-fratturativi), Ciclosporina e Tacrolimus, Farmaci antiretrovirali.
“In presenza di questi fattori di rischio – conclude il dottor Manzini – è utile rivolgersi al reumatologo che sarà in grado di fare una valutazione complessiva di tutti i fattori di rischio ed eventualmente anche della densità minerale ossea indicando la terapia più appropriata terapia sia farmacologica che alimentare perché, se in generale è utile inserire nell’alimentazione cibi ricchi di calcio, come latticini, alcuni tipi di frutta secca, è comunque sconsigliabile iniziare diete fai da te. Importante è anche l’esposizione alla luce solare, per la sintesi di vitamina D”.
La Giornata nazionale si concluderà a Milano con il convegno “Come prevenire le fratture da osteoporosi: il ruolo della vitamina D e del calcio” con alcuni tra i principali specialisti italiani. L’iniziativa è stata resa possibile dal sostegno di Teva-Theramex, Amgen, Dompé e Pfizer. Le informazioni sono disponibili su www.ondaosservatorio.it, telefonando allo 02/29015286 o scrivendo una email a openday@ondaosservatorio.it