Oltre 250 cantieri ispezionati, 80 non sicuri, il 31,4% del totale nelle quattro province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza; comminate sanzioni per 466.800 euro. In provincia di Modena ne sono stati ispezionati 77, il 20,8% per cento dei quali sono irregolari. Sono i numeri principali che fotografano l’esito dell’ultima campagna straordinaria di controllo della sicurezza sul lavoro nei cantieri edili.
Dal 10 al 15 ottobre i Servizi di Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro e i Servizi Impiantistici Antinfortunistici delle AUSL di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza hanno attuato la settima campagna coordinata e intensiva di controllo delle condizioni di sicurezza sul lavoro nei cantieri edili, ripetendo analoghe iniziative realizzate dal 2006 in poi. Dal 2009, anno di costituzione dell’Organismo Provinciale, Sezione Permanente, a questa campagna partecipano gli Enti preposti al controllo della sicurezza e della regolarità del lavoro nei cantieri edili (Direzione Provinciale del Lavoro, INAIL, INPS, ISPESL, ARPA).
Questa iniziativa si inserisce nella normale vigilanza nei cantieri edili, una delle attività prioritarie dei Servizi di prevenzione delle Aziende USL, svolta nell’arco di tutto l’anno secondo programmi definiti. In virtù del Piano Regionale Edilizia, nel 2011 saranno ispezionati in Emilia Romagna 5.000 cantieri, 50.000 in Italia sulla base del Piano Nazionale. La campagna di vigilanza intensiva è un ulteriore momento di attività coordinata, svolta contemporaneamente nelle quattro province e, per la terza volta, a partire dal 2009 anche su tutto il territorio della Regione dell’Emilia Romagna, in modo omogeneo con strumenti e metodi comuni.
I dati complessivi dell’Area vasta
I controlli hanno riguardato i rischi di caduta dall’alto, i rischi di sprofondamento e di seppellimento negli scavi, la sicurezza degli impianti elettrici e delle macchine da cantiere, principali cause di infortuni gravi e mortali. La vigilanza è stata inoltre estesa alla verifica delle gru da parte dei Servizi Impiantistici Antinfortunistici.
I cantieri ispezionati sono stati 255; con 413 imprese e 1.066 addetti complessivi di cui ben 288 lavoratori autonomi (27 % degli addetti). I Servizi Impiantistici Antinfortunistici hanno sottoposto a verifica 91 gru, nessuna delle quali presentava pericolo di ribaltamento e rischio per le aree esterne ai cantieri.
Le carenze erano tali da comportare pericolo per i lavoratori nel 31 % dei cantieri. Sono stati rilasciati 101 verbali di contravvenzione, il 44 % nei confronti delle imprese esecutrici di opere. Il 42% delle irregolarità è stato riscontrato a carico delle figure responsabili dell’organizzazione dei cantieri, soprattutto imprese affidatarie (33%), coordinatori per la sicurezza, ma anche committenti dei lavori.
Il 23 % dei ponteggi presentava irregolarità di diversa natura; sono state riscontrate irregolarità nelle lavorazioni sui tetti nel 24% dei casi.
Le violazioni accertate sono state 120, le sanzioni comminate ammontano a 466.800 euro.
Le irregolarità prevalenti riguardano l’inosservanza delle norme connesse con il rischio di caduta dall’alto, 84 irregolarità sulle 120 complessivamente riscontrate.
Il numero medio di dipendenti delle 413 imprese controllate, presenti nei cantieri in questa campagna, è di soli 1,8 lavoratori, a conferma dell’elevato processo di destrutturazione delle imprese, fattore che influenza negativamente le capacità organizzative e tecniche delle stesse ad attuare le misure di sicurezza. Si osserva inoltre il ricorso sistematico alla catena dei subappalti verso imprese sempre più piccole; si evidenzia nettamente il fenomeno delle imprese individuali senza dipendenti (27% nei cantieri controllati). La progettazione, l’organizzazione e la gestione della sicurezza, che rivestono un ruolo fondamentale per la salute dei lavoratori nel comparto edile, restano marginali e attuate in modo puramente formale. Circa un terzo (42 su 120) delle violazioni riscontrate riguardano sostanziali irregolarità organizzative.
Questa campagna di vigilanza segnala tuttavia una diminuzione della percentuale su base annua dei cantieri irregolari rispetto a quella effettuata nell’ottobre 2010 del 10% .
I Servizi di Prevenzione delle Aziende USL delle province di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza, in maniera coordinata e congiunta con gli altri Enti dell’Organismo Provinciale, proseguiranno l’intenso controllo delle condizioni di sicurezza nei cantieri edili come da programmazione e ripeteranno periodicamente analoghe campagne straordinarie di vigilanza.
Contestualmente intensificheranno le attività di assistenza e informazione alle imprese e ai lavoratori volte a promuovere la cultura della prevenzione negli addetti.
Si ricorda che nell’ambito della campagna regionale di comunicazione sui rischi nel settore edile è disponibile un sito dedicato (www.prevenzionecantieri.it) contenente materiali informativi.
I dati emersi in provincia di Modena
I controlli sulla sicurezza
Nella provincia di Modena i cantieri ispezionati sono stati 77. I controlli hanno interessato 121 imprese, 198 lavoratori dipendenti e 114 lavoratori autonomi. Nel 20,8% dei cantieri sono state rilevate irregolarità, un dato sensibilmente inferiore alla percentuale media complessiva rilevata nell’area vasta (31,4%). Le violazioni accertate sono state 23 e le sanzioni comminate ammontano a 93.600 euro.
Tra le particolarità emerse dalle ispezioni nei cantieri modenesi una più elevata presenza di lavoratori autonomi: il 36,5% del totale dei lavoratori trovati nei cantieri controllati contro una media di Area Vasta del 27%.
Situazioni non a norma sono state rilevate soprattutto nelle lavorazioni sui tetti (assenza di adeguate protezioni contro le cadute dall’alto in 8 casi sui 20 riscontrati, pari al 40%), nell’allestimento dei ponteggi (14% di ponteggi irregolari e 10% di ponteggi privi della documentazione prevista) e cantieri con aperture non protette contro il rischio di caduta dall’alto (9,4% di situazioni irregolari). Delle 36 gru oggetto di controllo 29 sono risultate in regola, mentre negli altri 7 casi sono state date indicazioni per l’eliminazione di carenze non di carattere strutturale.
I controlli sulla regolarità
La campagna di controlli è stata caratterizzata, in provincia di Modena, dal coinvolgimento, oltre che del Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL, della Direzione Provinciale del Lavoro, e degli ispettori di INAIL e INPS consentendo l’effettuazione di controlli anche sulla regolarità dei rapporti di lavoro all’interno dei cantieri.
I 77 cantieri ispezionati hanno dato origine a 236 accertamenti a ditte operanti all’interno dei cantieri stessi. Delle 236 aziende, 114 sono risultate aziende artigiane senza dipendenti, mentre 122 sono risultate essere aziende con personale dipendente in forza e operante all’interno dei cantieri. Sono state acquisite 312 dichiarazioni di lavoratori che saranno oggetto di verifica del regolare rapporto di lavoro e della regolarità contributiva.
Nel corso della attività ispettiva sono stati adottati 4 provvedimenti di sospensione della attività imprenditoriale per impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria (lavoratori in nero) in misura pari o superiore al 20%.
I lavoratori in nero sono risultati essere 8. Tutte la aziende oggetto di sospensione hanno proceduto alla revoca della sospensione, regolarizzando le posizioni dei lavoratori in nero e versando la sanzione aggiuntiva prevista dalla legge, pari a complessivi 6.000 euro.
Sono state inoltre comminate le sanzioni previste per chi utilizza lavoratori “in nero” (maxi sanzione per lavoro nero, mancata registrazione sul “Libro unico sul lavoro”, mancata comunicazione al Centro Impiego, Mancata consegna al lavoratore della lettera di assunzione e mancata consegna del prospetto di paga all’atto della retribuzione, mancata sorveglianza sanitaria e informazione-formazione) pari a 64.100 euro.
Sono ancora in corso gli accertamenti atti a quantificare la contribuzione omessa e dovuta agli Istituti INPS e INAIL, oltre ad altre sanzioni amministrative che emergeranno nel corso degli accertamenti. In particolare si stanno verificando le posizioni lavorative degli artigiani trovati intenti al lavoro nei cantieri oggetto di verifica ispettiva.