Grazie all’iniziativa del gruppo consiliare del Partito democratico il Consiglio Comunale ha approvato una delibera che, a partire dal 30 ottobre, mette a disposizione dei cittadini maggiori informazioni on line sui costi della politica. In particolare su: a) attività, stato patrimoniale e reddituale, emolumenti, rimborsi e finanziamenti degli eletti; b) attività e costi del Consiglio Comunale; c) stato patrimoniale e reddituale, finanziamenti di sindaco e assessori; d) utilizzo dei fondi assegnati ai gruppi per la loro attività; e) società partecipate e controllate, nominati dei consigli di amministrazione (curricula ed eventuale presenza di conflitto di interessi); f) elenco dei fornitori dell’Amministrazione; g) storia amministrativa degli incarichi e delle consulenze. Ecco di seguito il commento del capogruppo del Pd Paolo Trande.
«E’ una piccola rivoluzione nel senso della trasparenza, della doverosa rendicontazione ai cittadini e in definitiva della “buona politica”. Una risposta positiva ai tanti cittadini indignati per i privilegi e gli sprechi della politica.
Un modo per restituire dignità e autorevolezza alla politica e alle Istituzioni.
Nel febbraio passato, noi del Pd, lanciammo la campagna “Siamo Gente Perbene” che culminò nella presentazione di una mozione in Consiglio Comunale in cui impegnavamo il Comune ad andare molto oltre le leggi dello Stato sulla trasparenza amministrativa. L’obiettivo era quello di consegnare al cittadino un quadro completo di come vengono utilizzati i soldi finalizzati al funzionamento della democrazia. Cel’abbiamo fatta. Modena sarà la prima città in cui i costi della democrazia, iprofili degli eletti e dei nominati saranno diffusi e accessibili attraverso la rete. Nel giorno in cui la Corte Costituzionale boccia la brutta pratica dei doppi e tripli incarichi (appannaggio esclusivo del PdL e della Lega) il Partito democratico dimostra che è possibile fare “buona politica”, senza nascondere nulla.
Non mancano le ragioni d’indignazione dei cittadini. Alla politica degli assurdi privilegi (es. vitalizi), dei benefit ingiustificabili dalla funzione bisogna rispondere con la serietà e l’orgoglio di chi fa politica per passione civile e spirito di servizio. Molti parlano di trasparenza, di abolizione dei privilegi, dei lauti stipendi ma pochi hanno il coraggio di partire non dalla legislatura che verrà ma dall’attuale. Noi a Modena non abbiamo vitalizi e lauti stipendi, ma abbiamo l’obbligo di rendere il Comune di Modena sempre più una casa di vetro. Anche sui costi della politica. Ne siamo orgogliosi. Lo diciamo soprattutto ai tanti cittadini che votano improbabili movimenti di moralizzazione guidati da comici: ricordate, noi siamo gente perbene».