Grandissimo l’entusiasmo che si è respirato a San Martino in Rio nelle prime due giornate della kermesse dedicata al grande Henghel Gualdi.
Dopo l’indiscusso successo del concerto di venerdì 21 ottobre, in cui nell’Aula Magna della Scuola Media Cottafavi oltre 300 persone hanno si sono fatte travolgere dallo spirito e dalla musica suonata dei grandi musicisti del “Tullio De Piscopo Sextet”, sabato è stata la volta dell’inaugurazione della mostra “La Stella del jazz”, allestita al piano nobile della Rocca Estense, dove già si trova il prezioso archivio Henghel Gualdi.
All’inaugurazione, che si è svolta sabato 22 ottobre, erano presenti ospiti di eccezione come Maurizio Cevenini, consigliere regionale dell’Emilia Romagna e scrittore, e Piero Vincenti, presidente dell’Accademia Italiana del Clarinetto, oltre alle autorità Mirco Tutino, assessore alla Cultura della Provincia di Reggio Emilia – Oreste Zurlini, sindaco e Giulia Luppi, assessore alla Cultura del Comune di San Martino in Rio.
A prendere per prima la parola è stata proprio l’assessore Giulia Luppi, che ha voluto ringraziare associazioni, istituzioni, gli sponsor , i personaggi di spicco e singoli cittadini che hanno reso possibile la realizzazione della mostra e dell’intera manifestazione, sostenendo le idee ma soprattutto portando un aiuto concreto e dimostrando così il valore di “un progetto che è frutto di sinergico, in cui ognuno ha voluto contribuire facendo la propria parte” E a fare la propria parte sono stati moltissimi: il Comune di San Martino in Rio,che ne è stato il promotore insieme agli “ Amici di Henghel Gualdi”, la Provincia di Reggio Emilia e l’Associazione turistica Pro Loco,che hanno collaborato alla realizzazione, la Fondazione Manodori e la Modateca Deanna,EETAbit, importante media-sponsor ; altri sponsor come Coopservice, Radium Artis, Hotel President, Andria, Cormo, Coop Cattolica Costruzioni Edili, Blu Notte.
I ringraziamenti della Luppi sono andati anche a singoli cittadini e professionisti Giancarlo Gualdi (fratello di Henghel), Angela Lazzaretti, Luca Salvioli, Maurizio Tirelli, Marco Vergnani, Giorgio Vignali, che insieme a EETAbit srl hanno costituito l’equipe di lavoro e supervisione.
Inoltre sono stati ringraziati per il loro contributo Cristian Neri e Elena Accenti dello Studio Monkey di Milano, il fotografo claudio Beltrami, Augusto Ruggiero, “Mike” Finessi, Villiam Paterlini, il circolo culturale “La Rocca”, Bigi Pianoforti, 103edizioni musicali, Fabio Testi e squadra operai, e tutti gli esercenti che hanno voluto onorare il grande clarinettista con i loro “Profumi e sapori Hengheliani”.
L’assessore ha poi illustrato brevemente il percorso della mostra, disseminato, oltre che della musica ascoltata, vista e scritta di Gualdi, anche di testimonianze esclusive: la scultura di Wal, il segno di Ro Marcenaro, la visione di Davide Tirelli, il clarino di Pupi Avati, i ricordi emozionanti di Danilo Righi, il clarinetto “volante” che fa da guida ai visitatori fino all’Archivio Aperto per Henghel Gualdi. La stella del jazz – frammenti di memoria e di identità sedimentate – propone una percezione dello spazio arricchita anche da un’esaltante esperienza sensoriale. L’obiettivo è amplificare la narrazione collettiva con richiami al linguaggio musicale di un grande interprete del clarinetto – “un maestro di questo strumento” – come lo definisce Renzo Arbore – che certo ha già avuto ed ha molti seguaci, ma ha ancora molto da dire ad un pubblico giovane e giovanissimo.
Più che soddisfatto dell’iniziativa il sindaco di San Martino in Rio Oreste Zurlini, che ancora pieno di entusiasmo per il concerto della sera prima , ha riaffermato la volontà dell’amministrazione comunale sammartinese a continuare a impegnarsi in modo costante al grande Henghel Gualdi, che si conferma un capitolo permanente e decisivo nella storia e lo sviluppo del Comune di San Martino in Rio.
Mirco Tutino, assessore alla Cultura della Provincia di Reggio Emilia, ha voluto sottolineare l’importanza dell’intera manifestazione (che s’inserisce nella rassegna provinciale “Mappe narranti”) indicandone in particolare due ragioni: Prima di tutto, la rassegna, dedicata ad un’artista come Henghel Gualdi, considerato fondamentale non solo per il patrimonio culturale locale ma anche nazionale e addirittura mondiale, dimostra come la stessa Reggio Emilia non si identifichi in una relatà provinciale e chiusa in se stessa, ma sia capace di uscire dal confine anche attraverso personalità di talento che pur essendo legati al territorio vengono apprezzati e acclamati anche oltre i confini provinciali e regionali. Il personaggio di Henghel Gualdi, inoltre, si riconferma come un importante esempio per i giovani artisti, e dimostra che attraverso la passione, l’impegno e lo studio costante di musica e di altre arti si può anche vivere e si può così contribuire alla crescita culturale dell’intera collettività.
Onorato di essere presente all’inaugurazione della mostra e all’intera manifestazione dedicata a Gualdi,il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Maurizio Cevenini, grande estimatore del clarinettista fin dall’adolescenza, ha ricordato di come i due genitori e altri amici appassionati di ballo, attendessero con ansia di andare a ballare nelle cantine sulla musica suonata dal “grande maestro”, che come tutti i grandi non ha forse avuto ciò che meritava. In particolare Cevenini si è lasciato andare alla considerazione che la stessa Bologna, seconda città di gualdi,avrebbe dovuto fare di più per ricordarlo, come stanno facendo ora San Martino in Rio e Reggio Emilia. A questo proposito il consigliere regionale ha reso omaggio alla mostra con una targa di plexiglass, testimonianza della via intitolata all’artista nella città di Bologna e rappresentazione della volontà di riscattarsi rendendo a Gualdi una maggiore attenzione.
Ospite dell’inaugurazione anche il presidente dell’Accademia Italiana del Clarinetto Piero Vincenti, onorato di rendere omaggio al grande clarinettista. Gualdi è stato prima di tutto un simbolo da emulare per i clarinettisti della mia generazione, come artista non posso che averlo adorato. Come presidente dell’Accademia clarinettista, sono orgoglioso di essere qui a preservare e rendere giustizia alla sua eccellenza. Vincenti ha colto l’occasione per presentare il libro “Henghel,un angelo del Clarinetto”, note bibliografiche e considerazioni stilistiche raccolte da Giorgio Babbini e pubblicata quest’anno proprio dall’Accademia clarinettista, e per ribadire la volontà dell’istituzione di portare un ulteriore tributo nel 2013 a Henghel Gualdi, che con la collaborazione dell’amministrazione Comunale di San Martino in Rio possa ricordare l’artista a livello mondiale.
Al termine della conferenza di inaugurazione, il pubblico presente ha potuto visitare la mostra multimediale, che sarà visitabile fino al 29 aprile 2011.
Nel cortile della Rocca è stato possibile gustare un ricco aperitivo offerto dall’associazione turistica Pro Loco.