Il discorso del sindaco Virginio Merola tenuto questa mattina in
Cappella Farnese in occasione della 151° Festa del Corpo della Polizia
municipale di Bologna.
“Voglio fare un saluto a tutte le autorità civili e militari presenti, ai
capigruppo e alla presidente del Consiglio comunale, che desta alla stima
del Corpo della polizia municipale non posso che esser e orgoglioso.
L’attività svolta dalla Polizia municipale è una attività preziosa, con
molti risultati, attività quotidiana che dovrebbe avere come purtropo non
ha adeguata comunicazione ai nostri cittadini. Questa preziosa attività
conferma una tradizione di servizio al cittadino e di fedeltà allo Statuto
del Comune, a cominciare dal simbolo che contiene una parola che è più di
un programma: Libértas. Per questa parola che noi abbiamo l’obbligo di
aggiornare e modificare il nostro operato in ogni campo delle politiche
comunali, per cercare di praticarla e applicarla e soprattutto farla vivere
nei fatti, al meglio possibile.
Voi tutti, uomini e donne della Polizia municipale, insieme al sindaco e al
Comandante, avete uno dei compiti più delicati ed essenziali: contribuire a
garantire le condizioni di un effettivo esercizio della libertà, ovvero il
rispetto delle regole di convivenza civile e delle norme di sicurezza
urbana. Per farlo occorre che l’Amministrazione e l’opinione pubblica
abbiano sempre più un indirizzo chiaro, che permetta alla organizzazione
del Corpo ed a ognuno di voi di avere una missione ed una definizione
precisa degli ambiti di intervento.
Troppe situazioni oggi nell’immaginario e nei bisogni dei cittadini trovano
un parafulmine nel Corpo della Polizia municipale, con un sovraccarico di
domande non di vostra stretta competenza, e l’appesantimento di
duplicazioni burocratiche. Ritengo perciò che vada ribadito, con
conseguenti scelte operative, una precisa funzione della Polizia
municipale: quella di intervenire per prevenire e reprimere nell’ambito
delle regole del vivere civile, per fare rispettare le norme che fanno di
una città un organismo sano, dalla prevenzione nel campo della sicurezza
stradale, uno dei nostri grandi problemi, troppo poco sentito
dall’opinione pubblica, fino alle regole civiche di base come i
comportamenti decorosi e rispettosi della vita privata degli altri e della
comunità, aprendosi su questo rapporti nuovi con la magistratura e gli
organi di Polizia giudiziaria.
Su questo passaggio occorre essere precisi e puntuali negli interventi,
anche per far capire bene il senso ai cittadini. Condivido qui un ricordo
personale, avevo 13 anni, attraversavo delle strisce pedonali con il
segnale rosso, e io ricordo quel vigile che mi ha fatto una multa di 500
lire, lo ricordo bene, oggi lo ricordo volentieri, con apprezzamento, mi ha
fatto molto bene, è bastato quel segno, quell’unica multa.
L’ordine pubblico e la sicurezza pubblica sono e devono restare un compito
delle Forze di polizia, alle quali voglio esprimere il mio e il nostro
ringraziamento per quanto fanno in città, ben al di là dei mezzi che hanno
a disposizione. C’è chi alimenta confusione e chiede al Comune compiti
propri delle Forze di polizia o viceversa chiede alle Forze di polizia di
sostituirsi alla Polizia municipale. La verità, e c’è bisogno credetemi per
Bologna e per il nostro Paese del coraggio della verità, è che le risorse
per le Forze di polizia e per la Polizia municipale sono sempre meno, a
fronte di domande e bisogno crescenti.
Due sono perciò le questioni da affrontare con determinazione, e per quanto
ci riguarda, insieme. Chiedere maggiori risorse per le Forze di polizia, e
questo spetta alla giunta, al Consiglio comunale e alle istituzioni, di
mezzi e di uomini per chiarire con i fatti responsabilità e togliere
terreno alla demagogia. Avviare la riorganizzazione del nostro Corpo per
affrontare meglio gli anni difficili che avremo davanti. Non parlo
dell’ennesima grande riforma calata dall’alto, con frasi roboanti, magari
con immediati risultati elettorali, ma scarsi al fine per la cittadinanza.
Pare finita, per fortuna, l’epoca delle più assurde ordinanze dei sindaci
che ha visto un trionfo di provvedimenti improbabili e inapplicabili nei
fatti, cui sono rimaste soltanto panchine tagliate in alcune città. Si
tratta invece di lavorare insieme per una migliore organizzazione, discussa
tra l’Amministrazione e gli uomini e le donne della Polizia municipale, nel
concreto di incontri diretti, reparto per reparto, per ascoltare, proporre
e definire insieme soluzioni che siano anche un riconoscimento del merito e
del lavoro di gruppo, o individuale.
Come sapete lo faremo con tutti i dipendenti del Comune, a partire da metà
novembre, con l’obiettivo entro la prossima primavera di raccogliere tutto
questo lavoro fatto per migliorare l’organizzazione complessiva del Comune
di Bologna. A cominciare dalla riconsiderazione dell’attuale organizzazione
nei quartieri che dovrà restare di prossimità, ma dovrà evolvere entro
questo mandato in nuovi quartieri accorpati, di dimensioni più ampie. E il
primo banco di prova di questa riorganizzazione non potrà che essere il
centro storico, che deve trovare una sua dimensione unitaria di intervento,
al di là dell’attuale organizzazione dei quartieri.
Il Corpo della Polizia municipale dovrà essere ringiovanito con nuove leve,
e questo dovrà essere una priorità, pure in un periodo di diminuzione
dell’intero personale del Comune di Bologna dovuto all’applicazione delle
diverse Manovre economiche disposte dal Governo nazionale, alle quali è
noto ne seguiranno inevitabilmente altre come chiede l’Unione europea.
Dunque missione precisa per la Polizia municipale: riorganizzazione,
priorità per le assunzioni. Non sarà facile, saranno inevitabili sacrifici,
la politica dovrà essere capace di dare l’esempio. Voi sapete che le spese
di staff della Giunta e del Consiglio sono state drasticamente dirotte, lo
staff del sindaco è passato da 800.000 euro di spesa a 325.000, non abbiamo
le auto blu e abbiamo tolto i pass e continueremo su questa strada per
ulteriori sacrifici. E cercheremo di farlo come richiede la nostra
Costituzione, con disciplina e onore.
A voi uomini e donne della Polizia municipale chiediamo di continuare ad
essere all’altezza del vostro passato e del vostro presente, e di
condividere con il sindaco e il Consiglio comunale che rappresenta e vuole
rappresentare tutti i cittadini, il compito più gravoso e più importante:
tenere unita la città, non inseguire le divisioni e le contrapposizioni,
aiutarci ad azzerare ogni residuo di ambiguità sul tema dalla violenza. La
violenza non ha giustificazioni di ma e di però, la violenza non è
compatibile con un ordinamento repubblicano e con la convivenza civile.
Essere quindi un punto di riferimento per costruire legami di convivenza
solidali e rispettosi nella nostra vita quotidiana, quei legami di libertà
che ci indica il nostro statuto e il nostro simbolo.
Viva Bologna, viva la Polizia municipale”.