venerdì, 13 Dicembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeAmbienteCertificazioni ambientali, l'Emilia-Romagna si riconferma ai primi posti della classifica nazionale





Certificazioni ambientali, l’Emilia-Romagna si riconferma ai primi posti della classifica nazionale

In crescita anche nel 2011 le certificazioni ambientali in Emilia-Romagna che si conferma Regione leader in Italia. E’ quanto emerge dall’indagine realizzata da Ervet e pubblicata nella edizione di ottobre della newsletter “La diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità in Emilia Romagna”. Aumentano in particolare le certificazioni ambientali di processo (+5% per EMAS e +15% per ISO 4001), le certificazioni ambientali di prodotto (+6% per le licenze Ecolabel, + 21% per le etichette EPD e +42% per le catene di custodia PEFC), le certificazioni di qualità (+ 12% per i certificati ISO 9001) e le certificazioni etiche (+19% i certificati SA8000). Soprattutto, sono in forte crescita le certificazioni per la tutela della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro (+137% per i certificati OHSAS 18001).

Tali risultati, consolidati nel tempo, fanno dell’Emilia-Romagna un territorio oramai maturo per diffusione delle certificazioni ambientali e la collocano ai primi posti su scala nazionale. In particolare con 192 registrazioni l’Emilia-Romagna risulta prima in Italia per le certificazioni Emas; seconda sia per le ISO 14001 (1.558 certificati), che per le certificazioni DAP/EPD (10 imprese con 17 prodotti/servizi etichettati); terza per le licenze Ecolabel (34). Per quanto riguarda i temi della qualità e della responsabilità sociale ed etica d’impresa, inoltre, l’Emilia-Romagna conta 10.718 certificati ISO 9001 (3° Italia); 600 certificati OHSAS 18001 (2° posto su scala nazionale), e 63 certificati etici SA 8000 (7° posto su scala nazionale).

“La tutela ambientale è un percorso che parte dalle scelte concrete che tutti noi, singoli cittadini e istituzioni, decidiamo di fare – commenta l’assessore regionale all’ambiente Sabrina Freda – questi risultati sono il frutto del continuo impegno della Regione Emilia-Romagna che da sempre ha messo in atto azioni a sostegno della diffusione di produzioni e prodotti certificati sul proprio territorio anche adottando misure finanziarie – come il bando di 500 mila euro destinato alla registrazione EMAS di enti pubblici locali.”

Tra le inizitiave avviate dalla Regione, con la collaborazione di ERVET, per sostenere istituzioni e aziende, anche progetti come il software microSGA 2.0 e l’iniziativa EMASClub.

“Incoraggiare cambiamenti strutturali nei modi di produrre e di consumare, incidendo negli stili di vita individuali e collettivi, rappresenta per la Regione un impegno prioritario – commenta l’assessore regionale alle attività produttive Gian Carlo Muzzarelli – La diffusione di tecnologie pulite, le aree ecologicamente attrezzate, il piano d’azione regionale per gli acquisti verdi, le iniziative per la sostenibilità dei consumi, rappresentano solo alcuni degli interventi messi in atto dalla Regione per incentivare sistemi di produzioni e modelli di consumo sostenibili.

La situazione a livello provinciale

Scendendo nel dettaglio provinciale, sono Ravenna (15 registrazioni EMAS e 309 certificati ISO 14001), Bologna (42 EMAS e 305 ISO 14001) e Parma (55 EMAS e 168 ISO 14001) le province più attente all’ambiente e non solo. Le stesse, infatti, si sono mostrate più dinamiche anche per quanto riguarda la diffusione delle certificazioni sociali. Ai primi posti troviamo Ravenna (176 certificati OHSAS 18001 e 7 certificati SA 8000) e Bologna (148 OHSAS 18001 e 18 SA 8000). Osservando la diffusione delle etichette ambientali che certificano i prodotti eco-sostenibili, la provincia con il più alto numero di licenze “eco” è Bologna (3 Ecolabel, 5 EPD, 25 FSC e 12 PEFC). Seguono Modena (9 Ecolabel, 1 EPD, 13 FSC e 7 PEFC) e Reggio Emilia (3 Ecolabel, 1 EPD, 15 FSC e 8 PEFC). Per quanto riguarda i settori produttivi, l’indagine Ervet individua in quello metalmeccanico quello con il più alto numero di certificazioni, pari al 28% del totale. Seguono il settore delle costruzioni (17% del totale) e dei servizi professionali di impresa (13%).

I dati per provincia

















Ultime notizie