Il CAI di Modena dopo il Trekking dell’Alpinismo Giovanile sulle orme dei partigiani, torna ad occuparsi della Linea Gotica, con una conferenza e la presentazione della guida storico-escursionistica “Sulle tracce della Linea Gotica, il fronte invernale dal Tirreno all’Adriatico in 18 tappe”.
A presentare la guida sarà Vito Paticchia, storico e funzionario dei Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna che due mesi fa ha preso parte al trekking dell’Alpinismo Giovanile.
L’iniziativa, organizzata con il contributo della Circoscrizione 1, si terrà venerdì 18 novembre alle ore 21.00 presso la Sala Conferenze della Circoscrizione 1 in Piazzale Redecocca 1 a Modena, l’ingresso è libero e gratuito.
“Sulle tracce della Linea Gotica” è una guida storico-escursionistica lungo il fronte invernale della Linea Gotica. Una linea difensiva che dall‘autunno del 1944 all‘aprile del 1945 correva dalle spiagge a nord della Versilia a quelle a nord di Ravenna, attraversando la Toscana e l‘Emilia-Romagna.
Suddivisa in 18 tappe con 2 importanti deviazioni e 3 appendici, supportata da 24 mappe e 270 immagini e utilizzando fonti archivistiche e iconografiche anche inedite, la guida permette la visita a luoghi e siti particolarmente significativi, offrendo una descrizione dettagliata di tutti i segni e le tracce sedimentate nella memoria di quei territori.
Inoltre, vuole essere una proposta e uno strumento per far conoscere in tutta la sua ricchezza (paesaggio, ambiente, architettura, storia e tradizioni) quel tratto del nostro paese che la tragedia della guerra travolse segnando il destino di intere popolazioni.
Ne sono autori Vito Paticchia (storico, funzionario dell‘Istituto Beni Culturali e socio CAI) e Marco Boglione (studioso di fortificazioni militari, giornalista della rivista‚ ‘Camminare‘‘, guida alpina) che in 18 mesi di lavoro, hanno percorso e descritto ogni tappa con una scheda dettagliata contenente dislivelli, tempi di percorrenza, accessi, rifugi, B&B e alberghi per aiutare l‘escursionista a percorrere in tutta tranquillità un tracciato continuo e ininterrotto, da Cinquale a Sant‘Alberto di Ravenna, visitabile anche solo parzialmente.