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il Cda di Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A. approva il resoconto intermedio di gestione al 30/9/2011

Il Consiglio di Amministrazione di Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A., Gruppo attivo nella produzione e distribuzione di materiale ceramico per pavimenti e rivestimenti di fascia alta e lusso, ha approvato oggi 15/11  il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2011, redatta secondo i principi contabili internazionali (IFRS).

Il terzo trimestre 2011, nonostante una situazione economica mondiale critica, registra una leggera crescita dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+1,4%), confermando sostanzialmente il trend positivo dei primi 9 mesi (+2,4%).

Il risultato è apprezzabile se si considerano altresì le grosse difficoltà riscontrate sul mercato portoghese (tra i più importanti per il Gruppo), condizionato negativamente dalla delicata situazione dell’economia interna e dalle conseguenti manovre di austerity che hanno penalizzato pesantemente anche il nostro settore.

“Il terzo trimestre 2011 – ha affermato Emilio Mussini, Presidente di Panariagroup – conferma la solidità delle scelte strategiche orientate da un lato, all’espansione delle vendite verso i mercati emergenti e dall’altro, verso un incessante impegno sull’innovazione tecnologica di prodotto e di processo, quale la produzione delle grandi lastre in gres porcellanato.”

“Infatti – ha continuato Mussini – nonostante il peggioramento del quadro economico generale, in particolare nei paesi occidentali, Panariagroup incrementa il proprio volume d’affari (1,4% nel trimestre, 2,4% nei primi nove mesi) con una crescita sul mercato italiano del 4,2%, su quello americano del 3,4% che corrisponde a più del 10% espresso in USD e sui paesi dell’area asiatica di oltre il 25%, compensando la stagnazione europea ed il calo del mercato portoghese dovuto alla crisi economica del paese.”

“Ciò significa – ha concluso il Presidente – che stiamo accrescendo la nostra capacità competitiva e possiamo guardare positivamente al futuro perché dimostriamo di avere argomenti validi per allargare la nostra area di esportazione e di aumentare la nostra quota di mercato sui paesi più interessanti.”

RICAVI

I ricavi netti di vendita hanno registrato un incremento complessivo del 2,4%, passando da 215,1 milioni di Euro realizzati al 30 settembre 2011 a 220,3 milioni di Euro al 30 settembre 2011 (+5,2 milioni di Euro). Il Gruppo ha manifestato una buona tenuta in tutte le principali aree di riferimento, con pregevoli risultati di crescita sul mercato italiano e sui mercati asiatici:

EUROPA – l’incidenza dei mercati europei sul fatturato complessivo si è attestata a circa il 41%. Per tutti i principali Paesi europei, eccezion fatta per il Portogallo, si registra una sostanziale tenuta del volume d’affari; importanti crescite si sono registrate nei Paesi di lingua tedesca quali Germania, Austria e Svizzera e in alcuni Paesi dell’Est europeo. L’effetto complessivo di queste dinamiche ha comportato un andamento del fatturato pressoché in linea al 2010.

ITALIA – il mercato italiano, con un’incidenza pari al 29% sul totale dei ricavi, ha registrato una buona crescita, superiore al 4%. Il dato è molto positivo se confrontato con le performance del settore che, secondo le ultime rilevazioni di Confindustria Ceramica, ha perso il 2,3%. Nonostante la contrazione degli investimenti nelle costruzioni, i prodotti innovativi del nostro Gruppo, in particolare quelli in gres laminato, hanno contribuito ancora una volta all’incremento della nostra presenza sul mercato domestico.

USA – l’incidenza del mercato statunitense sul fatturato complessivo è pari a circa il 21%. Il mercato statunitense ha riportato un incremento di fatturato in dollari superiore al 10%, confermando il dato dei trimestri precedenti. Questo risultato è attribuibile non solo alle buone performance della controllata americana Florida Tile, ma anche al buon andamento dei marchi italiani.

ASIA, OCEANIA E AFRICA – i mercati oltremare (Asia, Oceania e Africa), grazie anche alla politica commerciale che il Gruppo si è dato, hanno conseguito ottimi risultati con un maggiore fatturato rispetto al 2010 di 3,5 milioni di Euro (+25%).

MARGINI REDDITUALI

Il margine operativo lordo risulta pari a 19,6 milioni di Euro, corrispondente al 8,6% sul Valore della Produzione (21,9 milioni di Euro al 30 settembre 2010). I principali fattori che hanno inciso negativamente sulla marginalità del gruppo sono stati:

– incremento delle tariffe energetiche (energia elettrica e metano); in particolare sulla Business Unit italiana gli incrementi sono stati rispettivamente del 5,1% e del 30,7% con un aggravio sul conto economico di circa 2 milioni di Euro;

– incremento nei prezzi di acquisto delle materie prime (feldspati e zirconio) e aumento dei loro costi di trasporto; l’impatto stimato sul conto economico è di circa Euro 1 milione.

Il margine operativo netto risulta pari a 4,9 milioni di Euro (6,5 milioni di Euro al 30 settembre 2010).

Il risultato ante-imposte è positivo per 2,4 milioni di Euro (4,8 milioni di Euro al 30 settembre 2010).

RISULTATO NETTO CONSOLIDATO

L’utile netto consolidato è di 0,3 milioni di Euro.

POSIZIONE FINANZIARIA

La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2011 registra un saldo negativo di 84,7 milioni di Euro.

PATRIMONIO NETTO

Il patrimonio netto del Gruppo è pari a 150,3 milioni di Euro al 30 settembre 2011 rispetto ai 150,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2010.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L’attuale e persistente volatilità economica comporta una certa cautela nell’esprimere previsioni sull’andamento futuro. Nonostante tale incertezza la politica d’innovazione tecnica ed estetica del prodotto consente al Gruppo di mantenere e ottenere vantaggi competitivi importantissimi grazie principalmente a investimenti specifici che permettono di distinguere le “collezioni” del Gruppo da quelle dei concorrenti.

Oltre alla costante attività di presidio e consolidamento dei mercati tradizionali, il Gruppo è impegnato nello sviluppo del volume d’affari in nuove aree di mercato che, nonostante la crisi economica, manifestano interessanti tassi di sviluppo.

















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