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Inaugurati a Mirandola i nuovi ambienti Snoezelen per malati di Alzheimer

Si è svolto stamane a Mirandola il convegno “Benessere e innovazione nell’assistenza all’ anziano con demenza: il modello del Nucleo Alzheimer di Mirandola”, organizzato dall’Azienda Servizi alla Persona (ASP) dell’Unione Comune Modenesi Area Nord, in collaborazione con l’Unione dei Comuni, il Distretto sanitario di Mirandola e il Dipartimento Cure Primarie dell’Azienda USL di Modena. All’evento ha partecipato anche Ilse Achterberg, terapista olandese, uno dei massimi esperti internazionali in materia di stimolazione multisensoriale nella demenza. La manifestazione è proseguita nel pomeriggio con l’inaugurazione dei nuovi ambienti multisensoriali Snoezelen, realizzati all’interno del CISA (Centro Integrato Servizi Anziani) di Mirandola, in via Alighieri 4, la casa residenza dell’ASP dei Comuni Modenesi Area Nord. La stimolazione multisensoriale, nata in Olanda negli anni Settanta per le persone affette da disabilità intellettiva, è un intervento terapeutico condotto all’interno di un ambiente chiamato “Snoezelen Room” utilizzato a scopo riabilitativo e occupazionale che fa ricorso ai cinque sensi e alla loro interazione attraverso effetti luminosi, effetti musicali e uditivi, superfici tattili e in movimento, aromi e stimoli gustativi. In particolare, si tenta di ridurre l’agitazione psicomotoria e il vagabondaggio, stimolare le capacità residue della persona affetta da demenza tramite le sollecitazioni plurisensoriali, trovare un canale di comunicazione specialmente nelle fasi più avanzate di malattia.

In occasione dell’inaugurazione dei nuovi spazi multisensoriali all’interno del Nucleo, è intervenuto Paolo Negro, presidente di Asp Comuni Modenesi Area Nord. “Il convegno e l’inaugurazione di oggi – ha detto Negro – mettono sotto i riflettori le problematiche relative agli anziani con malattia di Alzheimer e altre forme di demenza, circa 2200 dei quali sono seguiti nel nostro distretto dall’Asp. L’inaugurazione odierna di nuovi ambienti segna un definitivo consolidamento di questo servizio per gli anziani e le famiglie del territorio, già attrezzato del giardino Alzheimer e di ambienti di vita comuni strutturati per garantire la dimensione dell’ambiente domestico famigliare ai pazienti, che ne fanno l’esperienza di riferimento a livello regionale”. La sperimentazione sulla stimolazione multisensoriale – condotta a Mirandola, a partire dal 2008, dal Nucleo Alzheimer del Cisa, in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’ Università di Bologna – è stata oggetto di interesse da parte dell’Istituto Superiore di Sanità che sta validando esperienze di trattamenti non farmacologici nella demenza o “interventi psicosociali” considerati strategici per ridurre i costi nella gestione della demenza. I dati relativi alle prime osservazioni, che saranno presentati domani a Roma al Convegno Nazionale sulle Unità Valutative Alzheimer, hanno dimostrato un “effetto significativo dell’intervento sugli obiettivi assistenziali come la riduzione e/o la prevenzione delle alterazioni comportamentali.

Il presidente di Asp, ha poi allargato la sua riflessione alla scala dei crescenti bisogni espressi nel nostro territorio e nelle nostre comunità dagli anziani con demenza e dalle loro famiglie. “L’Azienda di servizi alla persona – ha concluso Negro – è impegnata su questo versante con altri servizi, oltre alla dimensione dei servizi residenziali, come nel caso del Cisa di Mirandola e del suo nucleo Alzheimer: mi riferisco in particolare all’Assistenza domiciliare che gestiamo nel territorio di tutti i nove comuni dell’Area Nord di Modena e ai 4 Centri Diurni (su 5 esistenti) che gestiamo sempre su questo territorio. In questo ambito l’attenzione alle problematiche della demenza è massima e intendiamo perseguire anche su questo fronte azioni di sviluppo, di potenziamento e innovazione. Ovviamente, ancora una volta, forti dell’esperienza cardine rappresentata dalla gestione del Nucleo Alzheimer di Mirandola”.

















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