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Camionista ‘disinvolto’ fermato dalla Polstrada in A1: riscontrata la manomissione del controllo elettronico della velocità

Nell’ambito di predisposti e mirati dispositivi di controllo finalizzati al contrasto agli illeciti commessi nel settore dell’autotrasporto, gli operatori della Polizia Stradale di Reggio Emilia hanno proceduto, nella mattinata di ieri, al controllo di un auto-articolato, di dimensioni importanti, in transito, in località Gattatico lungo la tratta autostradale A1.

Il veicolo, in particolare, è stato fermato dopo essere stato segnalato da numerosi automobilisti, che hanno denunciato telefonicamente alla Sala Operativa di viale Timavo, la forte velocità ed un atteggiamento di guida estremamente disinvolto, tenuto su strada dal conducente del veicolo pesante. Il tir – un Volvo Truck – carico di merce da consegnare nel lodigiano, è stato immediatamente individuato e bloccato, in carreggiata nord, dagli Agenti della Polstrada reggiana.

Dai riscontri documentali e dall’analisi delle registrazioni del cronotachigrafo digitale di bordo, sono emerse discrepanze ed incoerenze che hanno richiamato immediatamente l’attenzione degli operatori. Gli Agenti della Polstrada, a seguito di una più attenta ispezione, hanno scoperto, ben celata tra le parti meccaniche di trasmissione, la manomissione del gruppo elettronico di controllo limitante la velocità dell’automezzo pesante.

Ogni artifizio utilizzato per alterare le strumentazioni, aggirando la registrazione dei tempi di guida e le limitazioni alla velocità tenute dai mezzi pesanti – come più volte ribadito – oltre ad essere chiaramente vietato dalla legge, rappresenta un concreto pericolo per l’incolumità – non solo del conducente del mezzo pesante, ma anche per gli automobilisti che ne condividono la strada. L’applicazione di congegni ed ogni tipo di escamotage, finalizzata alla paralisi del sistema di centralina digitale – al fine di eludere un reale controllo sulla “scatola nera” del mezzo – compromette evidentemente – diminuendola – l’efficienza di tutti i sistemi di bordo, compreso l’impianto frenante.

L’autoarticolato in questione – condotto da un italiano quarantenne, bresciano, dipendente di una ditta bergamasca – è stato immediatamente fermato per le tutte le ulteriori verifiche tecniche. La storia e lo stato tecnico del mezzo oltre a tutti i viaggi effettuati nell’ultimo periodo di riferimento previsto dalla legge – ultimi 28 giorni – sono stati passati al setaccio investigativo degli operatori della Polizia Stradale, al fine di contestare – con coerenza e prova peritale – ogni eventuale emersione delittuosa o illegittima.

Nell’immediatezza gli operatori della Polizia Stradale , avendo constatato superamenti di velocità anche ben oltre i 30km/h, rispetto al limite imposto per la categoria (80km/h) – hanno proceduto alle contestazioni di cui all’art. 179/2bis-9 del C.d.S. – con ammende che vanno da 1.782 a 3.565 euro per ogni violazione e previsione di decurtazione di 10 punti – con contestuale ritiro di patente professionale del conducente.

Contestazioni e verbali, altresì , oltre che in capo al conducente, che di fronte alle evidente tecniche non ha potuto che ammettere le proprie responsabilità, anche a carico – come previsto dal codice della strada – della ditta di autotrasporto ed alla impresa committente il viaggio. In corso tutte le previste segnalazioni agli Albi professionali di appartenenza ed al competente Ufficio provinciale del lavoro.

















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