Mentre tre team specializzati
della Protezione Civile dell’Emilia-Romagna sono in attesa di
partire per le zone colpite dal terremoto-maremoto, nella notte,
alle 3.15, atterrerà a Bologna il volo della Blu Panorama che
riporterà in Italia da Bangkok 203 passeggeri, 130 dei quali
provenienti da Phuket, una delle zone della Thailandia devastate
dal maremoto.
Sul volo, secondo le notizie al momento in possesso della
Protezione Civile, non dovrebbero esserci feriti gravi. Si
attende ancora la conferma che tra le salme attese a Pratica di
Mare che stanno rientrando non ci siano quelle di emiliano-
romagnoli. Non è nemmeno ancora chiaro se, sul volo che
atterrerà questa sera alle 22.30 a Milano Malpensa, proveniente
da Male (Maldive) via Colombo (Sri Lanka), viaggino residenti
dell’Emilia-Romagna.
La sala operativa della Protezione Civile regionale rimarrà
in costante collegamento con la Farnesina e con i presidi negli
scali aeroportuali italiani dove sono attesi voli di rientro
dalle zone disastrate, per coordinare i trasporti e i rientri di
persone, anche ferite. La sala operativa di Bologna sarà aperta
24 ore su 24 anche domani e domenica.
I responsabili della Protezione Civile emiliano-romagnola non
hanno ancora ricevuto dalla Farnesina l’elenco ufficiale delle
persone ritenute disperse. Per questo negli uffici di viale
Silvani a Bologna non si fanno cifre, nemmeno ufficiose, sul
numero dei residenti della regione in viaggio nelle zone colpite
dal cataclisma e di cui non si hanno più notizie.
L’impressione, che però la Protezione civile non conferma, è
che manchino all’appello circa 80 persone.
Sono ancora in stand-by invece i team di specialisti che la
Protezione Civile dell’Emilia-Romagna ha messo a disposizione
per un intervento nelle zone disastrate. La Regione infatti ha
pronte tre squadre composte da personale specializzato: medici
di pronto soccorso, infermieri professionali, tecnici delle
aziende dei servizi regionali per il ripristino degli acquedotti
e la potabilizzazione dell’acqua e la gestione dei rifiuti di
emergenza, oltre a due funzionari della protezione civile, e
volontari specializzati nella logistica. Ogni team è composto
da 15 persone.
Le squadre sono totalmente autosufficienti, equipaggiate con
attrezzature da campo. Questi gruppi, oltre al primo intervento
di soccorso, potranno svolgere anche funzione di osservatori per
individuare, in futuro, le nuove esigenze che sorgeranno nel
corso della gestione dell’ emergenza. Oltre ai tre team, la
Regione Emilia-Romagna è in grado di mettere a disposizione
anche un potabilizzatore mobile (un macchinario in grado di
fornire risorse idriche ‘sicure’ per 6-7.000 persone) e due mini
ospedali da campo.
Il gruppo dei soccorritori emiliano-romagnoli è in attesa
del via libera del Governo per la loro partenza. “Nei nostri
magazzini sono già pronti tutti i materiali necessari alla
autosufficienza (come per esempio cibo, tende, gruppi
elettrogeni) – ha spiegato il responsabile della Protezione
Civile dell’Emilia-Romagna, ing. Demetrio Egidi – e siamo in
grado di muoverci entro 24 ore”.