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Mafia e sicurezza. Oggi in Regione la firma degli accordi quadro con i Comuni e le Province. I progetti finanziati in provincia di Modena

Infiltrazioni mafiose e sicurezza. Con la firma, oggi in Regione, da parte di Sindaci, presidenti delle Province e rappresentanti del mondo della scuola dell’Emilia-Romagna sono tutti operativi i 68 progetti finanziati a fine dicembre attraverso le leggi regionali per la prevenzione alle infiltrazioni mafiose, la diffusione della cultura della legalità e in materia di sicurezza.

Gli interventi, tra l’altro, prevedono nuovi mezzi e tecnologie per la sicurezza e la Polizia locale, la formazione per amministratori e imprenditori sulla legalità e il contrasto alla mafia, incontri con gli studenti e interventi per recuperare edifici sottratti alla criminalità. Sono quasi due i milioni di risorse regionali messi complessivamente a disposizione dalla Giunta regionale, mentre già all’inizio di marzo saranno approvati altri 8 progetti per un totale di ulteriori 148.088 euro.

Durante la riunione a Bologna, la vicepresidente e assessore alle politiche per la sicurezza Simonetta Saliera, ha sottolineato:“Ora lavoreremo insieme per far sì che nei prossimi anni possano partire altri progetti ancor più di rete, in collaborazione tra diversi Comuni e scuole, soprattutto rivolti ai giovani e per facilitare il recupero dei beni confiscati alla mafia”.

I progetti

Nel dettaglio si tratta di 39 iniziative per la sicurezza e la Polizia locale (8 le intese siglate con gli enti locali e 31 i progetti realizzati direttamente da Comuni, Unioni e Province) e di 29 interventi in attuazione della legge regionale 3/2011 che prevede le misure a sostegno della cultura della legalità e per la prevenzione dei fenomeni mafiosi (21 le intese firmate con enti locali, scuole e università e 8 i progetti gestiti da associazioni). Tutti gli accordi di programma e i protocolli di intesa con gli enti locali prevedono la realizzazione di attività cui la Regione partecipa direttamente, non solo con il contributo finanziario ma anche con competenze tecniche e di progettazione. Si tratta, quindi, di attività cogestite in tutte le fasi della realizzazione.

a) I progetti realizzati nell’ambito della nuova legge 3 hanno tutti un denominatore comune: la prevenzione. Tra gli interventi, una nuova “casa della legalità” al centro di un quartiere dove si sta ricomponendo un nucleo familiare con trascorsi di coinvolgimento nella criminalità mafiosa e una serie di iniziative pensate per i giovani: quasi 20.000 gli studenti – dalle scuole medie all’università – direttamente coinvolti in progetti scolastici antimafia, (con incontri e confronti che prevedono anche l’uso di nuove tecnologie e social network) e quasi 500 i giovani che potranno visitare terre e beni confiscati alla mafia in Emilia-Romagna e in altre regioni.

Alcune centinaia sono le iniziative culturali e i seminari proposti alle comunità, 5 i corsi di formazione specialistica per operatori delle imprese e degli enti pubblici (con circa 4.000 persone coinvolte). E ancora, progetti per la costituzione di osservatori provinciali e comunali e due rilevanti interventi per il recupero di beni confiscati. Attraverso questi accordi e progetti, una serie di iniziative saranno realizzate in tutta la regione coinvolgendo oltre 200 enti locali (Province, Comuni e Unioni di Comuni).

b) L’impegno nel campo della sicurezza urbana, della prevenzione e del sostegno all’attività della Polizia locale prevede 39 nuovi progetti realizzati nel 2012, che si aggiungono a quelli già approvati nel corso di oltre 10 anni e portano il numero complessivo delle iniziative sostenute dalla Regione in materia di sicurezza e polizia locale a oltre 600.

Tra le iniziative, sono stati finanziati interventi per il rafforzamento della videosorveglianza, il sostegno al lavoro e alla qualificazione della polizia municipale, la diffusione del Rilfedeur (il sistema per la rilevazione del disordine urbano, già utilizzato in circa 50 comuni e province, che consente di velocizzare le risposte alle richieste dei cittadini e che sarà applicato in altri 20 comuni) e per il monitoraggio dei risultati ottenuti dalla Polizia locale sia attraverso Rilfedeur sia grazie all’utilizzo delle videocamere.

c) A questo insieme di attività si aggiungerà nei prossimi mesi anche una seconda tranche di 8 progetti. Gli accordi saranno firmati con le Province di Bologna (insieme al Comando regionale dei carabinieri e al Comune di Bologna), Modena, Rimini e Parma; la Camera di Commercio di Reggio Emilia; il Comune di Ferrara e l’Università di Bologna.

In provincia di Modena saranno realizzati 14 progetti, finanziati dalla Regione con 418.148 euro.

a) Interventi per la promozione della cultura della legalità e la prevenzione dell’infiltrazione mafiosa (l.r. 3/2011)

“La Casa della legalità” a Bomporto

La Regione partecipa con un contributo di 127.450 euro (95.000 le spese d’investimento e 32.450 le spese correnti), per un totale di 240.000 euro. La “casa della legalità” vuole essere la risposta concreta delle istituzioni al rischio di insediamenti mafiosi. Il prefabbricato diverrà un luogo di incontro e promozione della legalità.

Il progetto prevede anche attività formative nelle scuole elementari e medie, con incontri con le famiglie e laboratori in collaborazione con i docenti, sui temi della legalità, dei diritti e dei doveri, della promozione dei valori dell’associazionismo, del volontariato e della solidarietà.

“Schermi in classe – Percorsi di legalità” a Castelfranco Emilia

Il progetto prevede la formazione dei docenti delle scuole medie per l’utilizzo delle nuove tecnologie (da internet, a Skype, ai social network) a supporto della didattica e della diffusione della cultura della legalità. In programma anche la produzione di video e fotografie e la creazione di network per la condivisione dei materiali prodotti sul tema della legalità.

La Regione partecipa al progetto, del costo totale di 34.000 euro, con un contributo di 20.400 euro.

“Percorsi formativi rivolti agli amministratori e ai consiglieri comunali e monitoraggio dei fenomeni di illegalità economica e sviluppo di linee guida per controlli coordinati” a Modena

Il protocollo d’intesa prevede un percorso formativo per amministratori sulla prevenzione e il contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa. Sarà, inoltre, realizzato uno studio sulle tipologie d’intervento delle Forze dell’ordine, condivise con le istituzioni statali e comunali, per arrivare a produrre linee guida per il controllo coordinato del territorio.

La spesa totale prevista è pari a 10.000 euro, il contributo regionale è di 7.000 euro.

“Educazione alla legalità e alla cittadinanza consapevole” a Sassuolo

L’Istituto professionale di Stato per i Servizi commerciali e turistici ‘Elsa Morante’ prevede laboratori in classe e 7 incontri con esperti sul tema delle mafie per 350 studenti, che visiteranno un bene confiscato alla mafia in regione e parteciperanno alla Giornata nazionale in ricordo delle vittime della mafia promossa da Libera il 21 marzo.

Saranno, inoltre, realizzati un “Diario della legalità”, un dvd e uno spot radiofonico.

La Regione partecipa al progetto con un contributo di 4.200 euro, a fronte di un costo totale di 6 mila euro.

“Cose di tutti – Laboratorio permanente per la legalità” a Spilamberto

Grazie al bando per le associazioni e le organizzazioni di volontariato (ex art. 4, comma 2, l.r. 3/2011), l’associazione culturale Vertere organizza una serie di incontri e laboratori per giovani e studenti fra gli 11 e i 28 anni, insegnanti, associazioni ed enti pubblici dell’Unione di Castelli.

Il progetto coinvolge associazioni, scuole e alcuni comuni dell’Unione. Il costo complessivo è 22.800 euro, il contributo regionale ammonta a 14.820.

b) Interventi per la sicurezza e la Polizia locale (l.r. 24/2003)

“Valutazione dei sistemi di rilevazione e controllo del disordine e della criminalità a Modena. L’impatto sull’organizzazione del lavoro, sui fenomeni e sulla comunità” a Modena

Il protocollo d’intesa tra Regione e Comune di Modena vuole verificare i risultati delle politiche per la sicurezza, valutando gli effetti dell’utilizzo del sistema di rilevazione del disordine urbano (Rilfedeur) e dei sistemi di videosorveglianza da parte della Polizia locale.

La spesa totale prevista è pari 75.000 euro, il contributo a carico della Regione è di 50.000 euro.

“Sperimentazione di modalità innovative per l’accesso da parte dei cittadini ai servizi della polizia municipale” nella Comunità montana del Frignano

Telefoni cellulari di ultima generazione e applicazioni informatiche in grado di identificare il luogo di origine della chiamata dei cittadini per poter organizzare, con tempestività, le azioni di soccorso.

Il progetto sperimentale ha il costo totale di 65.000 euro di cui 45.000 a carico della Regione e punta a diventare un modello anche per le altre città.

“Cittadini (e) “vigili”: sinergie al Parco XXII Aprile” a Modena

Il progetto si propone di affrontare i problemi di vivibilità e sicurezza nel parco cittadino XXII Aprile. Tra gli interventi programmati: la creazione di un tavolo permanente di confronto, coordinato dalla Polizia municipale, per favorire la riqualificazione urbana, la creazione di aree giochi e il miglioramento dell’illuminazione pubblica.

Il contributo regionale è di 8.800 euro per le spese correnti e di 17.600 per gli investimenti. Il costo totale del progetto è di 73.500 euro.

“Procedure condivise per l’attuazione di azioni concrete nei casi di emergenza di violenza contro le donne” nell’Unione Terre D’Argine

Al centro del progetto il tema della violenza di genere. Il contributo regionale ammonta a 17.600 euro per spese di investimento, per un costo complessivo di 40.000 euro.

Gli strumenti sono il rafforzamento del controllo del territorio, la sensibilizzazione della cittadinanza attraverso materiale informativo e incontri, la predisposizione di protocolli standard di intervento e la riqualificazione di un immobile destinato all’accoglienza delle vittime.

“Sassuolo più sicura e più vivibile” a Sassuolo:

Sistemi di videosorveglianza e controllo dei parchi e luoghi di aggregazione. Questi interventi – finanziati dalla Regione con un contributo di 17.600 per spese di investimenti e 8.800 di spesa corrente – saranno affiancati da percorsi di educazione alla legalità sviluppati con le scuole e da corsi di formazione per il personale della Polizia locale.

Il costo totale del progetto è di 204.950 euro.

“Non aprite quella porta… Gli anziani imparano a riconoscere ed evitare le truffe” nella Comunità montana del Frignano

L’obiettivo del progetto è il contrasto alle truffe agli anziani, che costituiscono il 30% dei residenti. La creazione di vademecum informativi e una serie di incontri mirati, da svolgersi presso la sede del presidio di Pievepelago che sarà ristrutturata, sono gli strumenti previsti. Il contributo regionale ammonta a 17.600 euro per spese di investimento e 7.832 di spese correnti, su un totale di 58.300 euro.

“L’occhio vigile sui problemi in movimento” nell’Unione Terre di Castelli

Un sistema di videosorveglianza mobile, di ridotto ingombro, capace di operare senza reti fisse e in condizioni di luce scarsa o assente. Il progetto vuole supportare l’attività della Polizia locale e migliorare le risposte alle segnalazioni dei cittadini relative a vandalismi, danneggiamenti, spaccio o furti. Il contributo regionale è di 14.374 per investimenti, per una spesa complessiva di 32.670 euro.

“Sicurezza e controllo del territorio” nell’Unione dei Comuni Valli Dolo, Dragone e Secchia

Il progetto ha il contributo regionale di 17.600 per investimenti e di 3.872 per spese correnti e un costo complessivo di 83.541 euro. Ha la finalità di dare sostegno all’attività del personale della Polizia locale e di rafforzare il controllo soprattutto di alcune aree verdi, attraverso un sistema di videosorveglianza con 12 telecamere.

“Sicurezza senza frontiere” a Castelfranco Emilia

Un nuovo ufficio mobile da utilizzare come punto di ascolto per la cittadinanza, incontri informativi con il contributo delle associazioni del territorio, materiale informativo per rafforzare il senso di sicurezza della comunità. Questo il progetto finanziato dalla Regione con un contributo di 17.600 euro per investimenti, a fronte di un costo complessivo di 43.439 euro.

















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