È un programma ricco e diversificato quello che ha in serbo la biblioteca Panizzi di Reggio Emilia (via Farini) per I venerdì del planisfero: un calendario dal 20 gennaio al 30 marzo, comprendente 12 appuntamenti con personalità del mondo della fotografia, della letteratura e dell’attualità, articolati in tre rassegne: Parole e immagini. Una storia tra scrittura e fotografia, Incontro con, Letteratura e cucina.
L’inizio dei 12 incontri sarà sempre alle ore 17.30; l’ingresso libero e limitato ai posti disponibili. (www.bibliotecapanizzi.it – tel. 0522/456084).
Si comincia venerdì 20 gennaio con un incontro dal titolo “Zavattini e la fotografia” con il grande fotografo Gianni Berengo Gardin e Claudio Franzoni. L’iniziativa si inserisce nella rassegna curata da Laura Gasparini Parole e immagini. Una storia tra scrittura e fotografia e dedicata al rapporto tra fotografia e scrittura.
L’invenzione della fotografia ha influenzato non solamente le arti, ma anche gli scrittori e poeti grazie al potere evocativo e narrativo del nuovo linguaggio figurativo. Il rapporto tra la fotografia e la letteratura e di conseguenza la forma del libro ha dato risultati inediti e inaspettati sia per la storia della fotografia sia per la letteratura, sia per l’editoria. Che differenza vi è tra il libro fotografico e il libro illustrato con immagini fotografiche? Che cosa determina questa differenza? A queste domande sono invitati nel corso della rassegna a dare risposta grandi fotografi come Gianni Berengo Gardin, Olivo Barbieri, Guido Guidi e Franco Vaccari e gli storici e curatori Claudio Franzoni, Luca Panaro, Antonello Frongia e Antonella Russo.
L’iniziativa costituisce una interessante proposta che anticipa Fotografia Europea 2012 in programma dall’11 al 13 maggio ( mostre fino al 24 giugno).
Nato a Luzzara il 20 settembre 1902, Cesare Zavattini ha sempre rivendicato un forte legame con la propria terra. Nelle sue immagini, impresse nella carta stampata o nei nastri di celluloide, emergono possenti i profumi, i sapori e i colori della bassa del Po, delle sue nebbie avvolgenti. Due volumi lo documentano. Claudio Franzoni venerdì cercherà di leggere in controluce Un paese di Strand e Zavattini (Einaudi, 1955) e Un paese vent’anni dopo di Berengo Gardin e Zavattini (Einaudi, 1976). Gianni Berengo Gardin racconterà la nascita del libro; un’aperta sfida al libro del grande fotografo e cineasta americano Paul Strand e al trascorrere del tempo: ai contadini affianca gli operai, ai campi gli interni delle case.
Entrambi i volumi sono fondamentali per la storia della fotografia italiana: la scrittura e le immagini si intrecciano lungo un percorso legato ad ambiti marginali il dialetto per Zavattini e il mondo dei vinti per Strand. In uno spazio di tempo relativamente modesto, tra gli anni Cinquanta e gli anni Settanta, avvengono straordinari cambiamenti nell’economia e nella società italiana; questi cambiamenti non sono affatto di superficie, ma ben presto incidono sulle forme culturali e si riflettono da un lato nel paesaggio, dall’altro nei comportamenti e negli atteggiamenti, se non addirittura nei corpi e sui volti.
Claudio Franzoni, storico dell’arte, ha pubblicato saggi sulla storia della tradizione classica e ha inoltre curato “Atlante”, ultimo volume de “I Greci. Storia Cultura Arte Società”, a cura di S. Settis (Torino, 2002) e “Tirannia dello sguardo. Corpo, gesto, espressione dell’arte greca” (Torino, 2006). Si è occupato in modo particolare di storia della tradizione classica e del rapporto tra antropologia e immagini. Per Einaudi ha curato l’edizione dell’Atlante della serie I Greci e ha pubblicato Tirannia dello sguardo. Corpo, gesto, espressione nell’arte greca (2006).
Gianni Berengo Gardin è uno dei più noti ed importanti fotografi italiani. Nato a Santa Margherita Ligure nel 1930, si occupa di fotografia dal 1954. Fino al 1965 lavora per Il Mondo di Pannunzio. Nel corso degli anni collabora con le maggiori testate nazionali e internazionali. Il suo modo caratteristico di fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà, dall’architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il successo internazionale e lo rendono un fotografo molto richiesto anche nel mercato della comunicazione d’immagine. Molte delle più incisive fotografie pubblicitarie utilizzate negli ultimi cinquant’anni provengono dal suo archivio. Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre che hanno celebrato il suo lavoro e la sua creatività in diverse parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le gallerie Fnac.
Parole e immagini
La rassegna Parole e immagini prosegue I venerdì del planisfero il 27 gennaio, sempre alle ore 17.30 nella sala del Planisfero, con uno dei più bravi fotografi italiani, Olivo Barbieri, da sempre attento alle mutazioni metropolitane e al rapporto tra realtà e virtualità che, con Luca Panaro affronterà il tema de “La percezione della rappresentazione”. Il fotografo Guido Guidi (Cesena, 1941) e Antonello Frongia venerdì 3 febbraio indagano invece il tema “Libro, album, quaderno”.
Infine venerdì 10 febbraio è in programma, con l’autrice Antonella Russo e il fotografo modenese Franco Vaccari, una conversazione su Storia culturale della fotografia italiana. Dal Neorealismo al Postmoderno (Torino Einaudi, 2011).
Incontro con
La seconda rassegna, dal titolo Incontro con, raccoglie una serie di interventi di carattere letterario e sociale. Si parte venerdì 17 febbraio con la presentazione del libro Generazione resistente con Valeria Sacchetti. Il progetto fotografico Generazione Resistente – storie di partigiani e staffette nella provincia di Modena, è stato realizzato con la volontà di rendere omaggio alle persone protagoniste di questo periodo storico. Venerdì 24 febbraio, Adolfo Zavaroni presenta Le iscrizioni antiromane e la lingua dell’Appennino modenese prima della romanizzazione.
Venerdì 2 marzo è invece in programma la presentazione, con l’autrice Antonella Agnoli, di “Caro Sindaco, parliamo di biblioteche” (Ed. Bibliografica, 2011). Nello stesso giorno, alle ore 21, per Baobab / Invito alla lettura si terrà, nell’ambito della campagna nazionale L’Italia sono anch’io, l’incontro con Randa Ghazy, giovane scrittrice italiana nata a Saronno da genitori di origini egiziane, che ha esordito quindicenne con Sognando Palestina e ha pubblicato di recente Oggi forse non ammazzo nessuno. Storie minime di una giovane musulmana stranamente non terrorista.
Venerdì 16 marzo infine, Giacomo Notari, il “partigiano montanaro” che dal 2002 presiede l’Anpi di Reggio Emilia, presenta la sua autobiografia Hai un cuore forte, puoi correre: la storia di una vita intensa, vissuta tra la politica e la famiglia, che restituisce uno spaccato fedele del ‘900 reggiano durante e dopo il periodo bellico; un resoconto appassionante di “Ottant’anni di vicende personali e di impegno pubblico, visti nell’ottica di un abitante di Marmoreto di Busana che si mantiene costantemente avvinto alle sue radici”.
Letteratura e cucina
La terza rassegna, Letteratura e cucina, curata da Gino Ruozzi, è un viaggio nella nostra cultura letterario-gastronomica con interventi di: Gian Mario Anselmi, curatore, insieme a Ruozzi, del volume Banchetti letterari. Cibi, pietanze e ricette nella letteratura italiana da Dante a Camilleri (Carocci 2011), Fulvio Pezzarossa, professore di Sociologia della Letteratura presso l’Università di Bologna e Massimo Montanari autore de Il Riposo della polpetta e altre storie intorno al cibo (Laterza 2011).
Venerdì 9 marzo Gian Mario Anselmi e Fulvio Pezzarossa conversano su Artusi, Camporesi e le cucine italiane, mentre venerdì 30 marzo Cibi e banchetti tra storia e letteratura sono il tema dell’intervento di Massimo Montanari.
Inoltre lunedì 30 gennaio alle ore 17.30, la biblioteca Panizzi ospiterà un evento speciale, sempre nella Sala del Planisfero. In occasione del 60° anniversario della morte di Silvio D’Arzo, la casa editrice Consulta presenta il volume Affinità metafisiche. Silvio D’Arzo e Giorgio Morandi di Riccardo Paterlini, a cura dell’associazione Per D’Arzo. Con la partecipazione Luciano Serra e Paolo Briganti. Letture da “Essi pensano ad altro” di Rita Conti e Federico Monica, musiche di Nicola Bonacini.