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Prezzi delle case, Carretti (FIAIP Reggio): “il vero problema sono i costi dei mutui e la difficoltà per ottenerli”

I dati diffusi da Tecnocasa e pubblicati dagli organi d’informazione non trovano d’accordo la FIAIP (Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali) di Reggio Emilia che nell’intera provincia raggruppa il maggior numero di operatori del settore (una novantina).

“I valori indicati da Tecnocasa – afferma il presidente provinciale FIAIP Fabrizio Carretti – non sono corretti e sono palesemente sottostimati rispetto a quelli reali; il rischio è quello di indurre i cittadini a fare errate valutazioni. Va, comunque, sottolineato che assegnare valori medi, soprattutto in riferimento al mercato degli immobili usati, non ha un grande significato perché oggi la forbice tra valore minimo e massimo è molto ampia. Il valore di un immobile in quartieri come quello di Regina Pacis, dell’Orologio e altri ancora, non è determinato solo dalla posizione, ma è fortemente condizionato dal tipo di costruzione e dallo stato in cui la stessa si trova; per questo motivo nello stesso quartiere si possono trovare notevoli differenze tra un immobile e l’altro. Restando sugli esempi che sono stati fatti, il valore medio di 1.100 euro al metro quadro è fuorviante, perché in realtà i prezzi possono arrivare anche al doppio. Altrettanto fuorviante e poco indicativo è parlare di un prezzo tra 1.300 e 1.800 euro al metro quadro per una villa di recente costruzione perché, anche in questo caso, non si può generalizzare e i prezzi sono, comunque, più alti del 30-40%”.

Un’altra sottolineatura che la FIAIP di Reggio Emilia ritiene opportuna riguarda la tipologia di acquirente maggiormente attivo in questo momento economico. “Purtroppo – aggiunge Carretti – oggi chi compra la prima casa e deve ricorrere a un finanziamento, come ad esempio una giovane coppia, trova molti ostacoli per accedere ai mutui bancari; questi ultimi hanno visto e vedono, infatti, una netta contrazione, poiché il costo mensile del prestito ha subito e subisce un notevole aumento a causa di livelli più che raddoppiati, da parte degli istituti di credito eroganti, degli spread (i guadagni trattenuti dagli istituti stessi). Inoltre, da un eccesso di finanziamento – concesso in passato anche a chi non aveva un sufficiente merito creditizio – si è passati oggi a negare i finanziamenti anche a chi ha un buon reddito”.

















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