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Boretto: rubava vestiti per rivenderli nel suo negozio, arrestata dai carabinieri

Rimpinguava gli scafali del suo negozio con capi d’abbigliamento Max Mara smarchiati che saccheggiava nella catena Diffusione Tessile per poi “rimarchiare”con false etichette. A scoprirlo i Carabinieri della Stazione di Brescello che, con l’accusa di furto aggravato, hanno arrestato la cittadina polacca Monika Magda O. 38enne commerciante incensurata, ristretta al termine delle formalità di rito a disposizione della D.ssa Maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana, titolare di questa singolare inchiesta. In disponibilità dell’arrestata anche una lista dei negozi appartenenti alla catena “Diffusione Tessile” ubicati nel nord Italia che stando alle ipotesi investigative erano gli obbiettivi da colpire nei prossimi giorni da parte dell’astuta commerciante polacca, appena giunta in Italia. L’origine dei fatti nel tardo pomeriggio di sabato 21 gennaio scorso quando la commerciante si recava presso l’outlet d’abbigliamento “Diffusione Tessile” di Boretto dove, eludendo la vigilanza delle commesse, dopo aver rimosso dispositivi anti taccheggio, trafugava numerosi capi di vestiario griffati per un valore commerciale di circa 2.000 euro.

L’andirivieni tra il negozio e la sua vettura, parcheggiata nei pressi, insospettiva gli addetti al negozio i quali allertavano il 112 che inviava sul posto i Carabinieri di Brescello. I militari, notata la presenza della donna, la bloccavano e dopo le procedure di identificazione scoprivano che all’interno della sua vettura la stessa aveva occultato vari capi d’abbigliamento sottratti nell’outlet del valore commerciale dichiarato di circa 2.000 euro. E mentre la refurtiva, interamente recuperata, veniva restituita ai derubati la cittadina polacca venia condotta in caserma dove alla luce della flagranza del reato di furto aggravato veniva arrestata. Un arresto quello della 38enen polacca che ha posto una serie di interrogativi a cui ora i Carabinieri di Brescello intendono dare una risposta. Si e’ infatti scoperto che la cittadina polacca, proveniente da Dusseldorf, era giunta la stessa mattina all’Aeroporto di Bergamo per poi, dopo aver noleggiato un auto, puntare dritta a Boretto.

La permanenza in Italia del’interessata, che in Polonia e’ titolare di un negozio di abbigliamento, doveva durare cinque giorni durante i quali i Carabinieri sospettano che la donna avrebbe fatto visita ad altri analoghi outlet per saccheggiare capi d’abbigliamento smarchiati che poi intendeva rimarchiare. A lei infatti i militari hanno sequestrati circa 500 etichette contraffatte recanti il marchio Max Mara che avrebbe certamente utilizzato per rimarchiare i capi d’abbigliamento e rivenderli nel suo negozio in Polonia. Altra circostanza che le indagini dovranno approfondire e’ quella concernente il reale volume d’affari capitalizzato dalla commerciante ovvero quante altre volte la stessa con le stesse finalità sia giunta in Italia. Risposta, quest’ultima, che potrà essere ottenuta anche attraverso la collaborazione degli organi di polizia polacchi.

















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