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La posizione di Legacoop Modena in merito alle linee guida sulla formazione del bilancio comunale 2012

“Guerra all’evasione fiscale, semplificazione dei rapporti tra imprese e Amministrazione, riduzione della spesa pubblica e apertura a nuovi modelli gestionali nei servizi”: i principali punti programmatici indicati dal Sindaco Giorgio Pighi nella sua relazione al Consiglio Comunale sul bilancio 2012 trovano piena condivisione da parte di Legacoop Modena, che anche recentemente si è battuta con forza per richiedere, in particolare, una più incisiva lotta all’evasione fiscale e all’illegalità nelle sue diverse declinazioni; ora, in vista del confronto per la formazione del bilancio, Legacoop Modena sollecita l’Amministrazione a scelte più coraggiose in materia di esternalizzazioni e di modifica del Patto di Stabilità.

“Nella difficile quadratura dei conti con cui il Comune è alle prese, attraverso tagli alle spese e aumento delle entrate – dichiara Lauro Lugli, presidente di Legacoop Modena – siamo quanto mai convinti che esistano strade finora non praticate, o ad oggi solo “accennate”, che porterebbero un significativo contributo al bilancio comunale. La prima, su cui Legacoop si è espressa anche nei mesi scorsi, riguarda l’esternalizzazione di una serie di servizi educativi e socio-assistenziali. A più riprese i contrari a questa ipotesi hanno difeso il mantenimento della gestione in capo al Comune in nome della tutela della qualità dei servizi e dei rapporti di lavoro del personale addetto, paventando il rischio che dietro tariffe più basse si celino minore qualità delle prestazioni e forme di lavoro penalizzanti e illegali. Ebbene, Legacoop Modena ribatte a queste preoccupazioni chiarendo con fermezza che esse non possono, in alcun modo, riguardare il vasto ambito delle cooperative sociali: imprese per natura vocate alla salvaguardia della stabilità dell’occupazione e delle condizioni di lavoro dei loro soci e dipendenti, e alla difesa della qualità dei servizi.In questo senso, facciamo nostro l’appello del presidente di Legacoop Giuliano Poletti – intervenuto nel giorni scorsi in veste di rappresentante dell’Alleanza delle Cooperative Italiane all’incontro fra il Governo e le Parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro – che ha ricordato che le imprese cooperative, anche in questi anni di crisi, hanno creato occupazione buona e stabile, e ha rinnovato la richiesta che il Ministero del Lavoro e il Ministero dello Sviluppo Economico si attivino per rendere più efficace la battaglia contro le false cooperative che inquinano il mercato e danneggiano i lavoratori”.

Recenti studi sui costi relativi alle Scuole d’Infanzia e ai Nidi Comunali di Modena, rispetto alle Scuole d’Infanzia e ai Nidi Convenzionati, non lasciano dubbi: il differenziale tra il costo a bambino in una Scuola d’Infanzia Comunale e quello in una Convenzionata, senza considerare l’eventuale ammontare della quota dei contributi a carico delle famiglia, è superiore al 40%; così come nei Nidi, dove tale percentuale sale vicino al 45/50%. Considerando che si contano circa 2700 posti complessivi, tra Nidi e Scuole d’Infanzia a gestione pubblica, individuare forme diverse di gestione, coerentemente a quanto già fatto in altri ambiti di servizi alla persona, potrebbe comportare già nel breve periodo un sollievo per le casse dell’Amministrazione per diversi milioni di euro all’anno.

“Stiamo parlando di risparmi – sottolinea Lugli – che, oltre a poter fornire una soluzione almeno parziale agli ammanchi del bilancio, consentirebbero magari di ragionare su una eventuale riduzione del contributo chiesto alle famiglie, che di questi tempi rappresenterebbe di sicuro un aiuto importante, nonché il permanere di questa importantissima tipologia di servizi di welfare, sia dal punto di vista quantitativo (risposta alla domanda), che da quello qualitativo”.

“Il secondo aspetto – conclude Lugli – riguarda il Patto di stabilità: considerati i 100 milioni di euro del Comune di Modena bloccati dal patto di stabilità, nonostante i conti in ordine, e alla luce di quanto già fatto da altre Amministrazioni comunali – da Torino a Bologna – Legacoop Modena auspica che la dichiarata intenzione del Sindaco Pighi di “modificare” il patto di stabilità sia portata avanti con maggiore determinazione e senza incertezze, quantomeno nella misura necessaria a saldare quei debiti con le imprese che, combinati ad una difficoltà di accesso al credito ormai endemica, stanno mettendo in crisi decine di realtà imprenditoriali del territorio. Se il Comune deciderà di intraprendere questa strada, sappia che avrà il pieno appoggio di Legacoop Modena e dei suoi associati”.

 

















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