“Una Memoria che ci tutela anche oggi”: è il titolo del corsivo del presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, pubblicato oggi sul sito web presidenterrani.it. Di seguito il testo del corsivo:
“Sempre, in questi anni, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, la domanda che ci poniamo è: di quale attualità sono i temi portati in primo piano da questo appuntamento? Perché un giovane dovrebbe farsi coinvolgere da questo capitolo, pur fondamentale, della nostra storia recente?
Eppure, di anno in anno da quando è stata giustamente istituita la Giornata che celebra l’apertura dei cancelli di Auschwitz, la partecipazione soprattutto giovanile alle tante iniziative organizzate anche in questa regione è sempre stata notevole. Una presenza in qualche caso entusiasmante per chi, come me, crede che il dramma della Shoah sia sempre vivo dentro di noi, presente e minaccioso, un paradigma con cui dobbiamo necessariamente confrontarci in ogni momento cruciale della nostra vita civile. Un dramma che giustamente è stato definito “eterno”.
Nonostante ciò quotidianamente registriamo manifestazioni di razzismo ed emarginazione, anche nel nostro Paese: sembra quasi che il mondo non abbia ancora imparato la lezione, che non abbia capito che la cultura dell’Odio prospera grazie all’indifferenza, all’ignoranza, alla sottovalutazione dei segnali premonitori di un clima di intolleranza. E’ per questo che giudico particolarmente allarmanti il negazionismo mai sopito, il prosperare di movimenti neofascisti e neonazisti o ancora manifestazioni d’ignoranza come quella registrata recentemente in Germania da un sondaggio del settimanale Stern, secondo il quale a oltre il 20 per cento dei tedeschi sotto i 30 anni il nome Auschwitz non dice nulla.
Sappiamo che laddove vi sono lavoro, equità sociale ed opportunità per tutti l’odio non può attecchire. E’ per questo che in un momento così difficile per l’economia e i conti pubblici in Italia e in Europa, bisogna maggiormente tenere alta l’attenzione contro facili entusiasmi verso realtà demagogiche o violente, verso profeti che invocano soluzioni anti-democratiche”.