Si chiama “COOP VANTAGGI PER LA SCUOLA” e si tratta di un’iniziativa promossa dalla Provincia di Reggio Emilia e da 36 Comuni in collaborazione con Coop Consumatori Nordest valida per il 2012 e 2013. In pratica i soci Coop, quando vanno a fare la spesa nei supermercati Coop, possono destinare punti-spesa al finanziamento di progetti per le scuole del nostro territorio. Fantastico! Anziché utilizzare i punti per avere in omaggio una padella, si può contribuire per dare fondi alla scuola reggiana!
Ero anch’io alla presentazione e mentre ascoltavo l’assessora provinciale Malavasi e i dirigenti Coop, che facevano notare che la scuola non ha soldi e che manca anche la carta per le fotocopie, sentivo che questa iniziativa era qualcosa di concreto che andava nella giusta direzione: e brava Coop!
I dirigenti scolastici hanno presentato le bozze dei progetti da finanziare coi punti-spesa, poi il responsabile della Coop, tale Beltrami, ha chiamato in causa i rappresentanti dei genitori degli alunni, ha chiesto se nelle scuole era già arrivato tutto il materiale pubblicitario della Coop, i manifesti, le locandine, i tascabili, insomma: avete tutto per fare la pubblicità adeguata nelle scuole? Sì, hanno risposto, ne abbiamo un bel po’! Ma insiste il Beltrami: ve ne mando ancora, dovete organizzare tante riunioni con tutti i genitori, io sono a vostra disposizione per venire di persona a questi incontri, dovete fare pubblicità alla Coop in modo che venga più gente possibile a fare la spesa da noi, mettiamo la pubblicità sui siti internet delle scuole, coinvolgiamo i sindaci, fate dei volantini e distribuite tante fotocopie (ma come, non si era detto che manca la carta per le fotocopie a scuola?)
Mentre mi ero fatta oramai prendere dalla carica del Beltrami, ecco che lui inizia a farci un po’ di conti e ci dice: finora nella Bassa abbiamo raccolto 41.000 punti e per ogni 10 punti di spesa, la Coop darà alle scuole 26 centesimi di contributo! Che cosa ha detto? Faccio due conti, da imprenditrice quale sono, e dico pubblicamente: ma scusi, parliamo soltanto di 1000 euro? Sì risponde il Beltrami, ma in due anni, se incentiviamo le tessere socio-coop e se in tanti verranno a fare la spesa da noi, potremmo arrivare a 6mila euro da dividere tra i 2 comuni…rifaccio due conti e dico: ma allora saranno al massimo 1500 euro per Campagnola e 1500 euro per Novellara!! Silenzio, nessuno mi risponde.
Va beh che coi tempi che corrono vanno bene anche queste bricioline, però penso io, la Coop ci dà 1500 euro se e solo se noi andiamo a fare la spesa da loro per 230mila euro!! Cosa sarebbe costata una campagna pubblicitaria di questo tipo ai nostri cari amici Coop? Non è concorrenza sleale nei confronti degli altri commercianti? Poi penso ai milioni e milioni di euro dei bilanci comunali e provinciali e mi chiedo: ma possibile che non ci siano 1500 euro per una scuola? Perché la Coop non dà un contributo senza pretendere di infiltrarsi tra i banchi dei nostri bambini con la sua pubblicità e senza pretendere di incassare da noi 230mila euro di spesa? In fondo anche altre aziende private fanno donazioni, ma, al massimo, si ritrovano il logo sul giornalino della scuola, niente più. Siamo veramente lontani dall’originario spirito mutualistico della cooperazione: la Coop sei tu? Forse no!!
(Cristina Fantinati, Capogruppo PDL Novellara – Capogruppo PDL Comuni Bassa Reggiana – Vice-Coordinatore Provinciale PDL Reggio Emilia)