Conto alla rovescia per l’entrata in vigore del divieto di fumo in ristoranti e bar: previsto dalla nuova legge, coinvolgerà 250 mila pubblici esercizi.
A poco più di 24 ore dal nuovo corso, la maggior parte dei gestori si dichiara però non disponibile ad adeguare i locali e solo il 2% appare disposto a investire i circa 20 mila euro necessari ad attrezzare una sala dedicata ai fumatori: nessun gestore, inoltre, sembra intenzionato a trasformarsi in sceriffo per far rispettare il divieto.
E’ quanto emerge da un’indagine della Federazione italiana esercenti pubblici e turistici (Fiepet) della Confesercenti. Al Nord, dove più alto è il numero dei titolari che hanno dichiarato di volersi attrezzare, la percentuale non supera l’8% del totale; al Centro si parla del 6%, al Sud del 4% e nelle isole del 3%. La Federazione dei pubblici esercizi della Confesercenti garantisce comunque che tutti gli imprenditori associati s’impegneranno a rispettare e a far rispettare il divieto, chiedendo alla clientela di assicurare il rispetto sia della normativa che degli utenti non fumatori.
”Negli esercizi pubblici verranno esposti migliaia e migliaia di cartelli con il divieto assoluto di fumare”, spiega il segretario nazionale della Fiepet, Tullio Galli, aggiungendo: ”Quello che invece non verrà sicuramente applicato da parte dei gestori sarà la denuncia di eventuali trasgressori con la segnalazione alle forze dell’ordine”. Qualora, anzi, ”i nostri imprenditori associati fossero multati – precisa ancora Galli – con sanzioni che raggiungono i 2.200 euro, per una responsabilità riguardante la mancata denuncia di fumatori all’interno dei locali (nonostante l’esposizione dei cartelli e il cordiale invito a smettere), ricorreremo contro la sanzione amministrativa assistendo tutti coloro che ci segnaleranno tale forma di abuso”.