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Scandiano: a scuola in sicurezza

I ricercatori del gruppo di Interazione Uomo Macchina del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (Università degli studi di Modena e Reggio) hanno inaugurato la sperimentazione di alcune “fermate intelligenti” lungo il percorso dello Scuolabus nel comune di Scandiano. Queste fermate avvertono i veicoli in transito della presenza di bambini e ragazzi in attesa. Si tratta di un’esperienza che porterà benefici nel trasporto pubblico scolastico nel quadro del progetto Europeo “SAFEWAY2SCHOOL” (una strada sicura verso la scuola) di cui il l’Ateneo è partner.

Ma di cosa si tratta in dettaglio? Le “fermate intelligenti” riconoscono la presenza di bambini e ragazzi nei pressi della fermata mediante sensori avanzati e segnalano la loro presenza ai veicoli in transito, riducendo il rischio di passaggi a velocità elevata, specie quando il buio, la pioggia o la nebbia potrebbero rendere più difficile sia il riconoscimento di una fermata, sia della presenza di passeggeri in attesa. Queste fermate intelligenti saranno utilizzate da tutti gli utenti del servizio per l’intero anno scolastico.

Inoltre, grazie a questo progetto, nel Comune di Scandiano è stata installata una segnaletica che indica la presenza delle fermate dello scuolabus in modo da essere visibili in ogni condizione di luce, grazie alle soluzioni sviluppate da una importante università austriaca anch’essa partner del progetto.

In un contesto di crescente bisogno di sicurezza del trasporto scolastico, il progetto ha sancito una intensa collaborazione tra i ricercatori dell’Ateneo emiliano, l’ACT, la sua consorziata TIL e il Comune di Scandiano.

Roberto Montanari, che per il gruppo di ricerca dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia segue il progetto, sostiene “che l’attenzione verso tecnologie di sicurezza rivolte al trasporto pubblico scolastico costituisce un’evoluzione importante nelle ricerche sulla sicurezza stradale e apre il nostro territorio nuovi fronti dell’innovazione”. Per il prof. Mauro Dell’Amico, Direttore del Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, “questo progetto ha importantissime ricadute sociali e potrebbe essere l’esordio di un nuovo modo per ripensare e rilanciare il trasporto pubblico, specie quello dei nostri ragazzi”.

“La scelta di collaborare a questo progetto – ha sottolineato l’assessore alla mobilità del Comune di Scandiano Christian Zanni – nasce da un confronto coi cittadini nell’ambito del Piano Urbano della Mobilità, che stiamo portando avanti già da diverso tempo. Si tratta di una proposta che mette al centro la sicurezza dell’utenza debole, in particolare dei più piccoli, e risponde a concrete esigenze dei cittadini: la sua attivazione è una risposta di grande civiltà il cui valore va a beneficio dell’intera comunità scandianese”.

















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