A Modena week end ricco di appuntamenti per Farafinà-Arte africana a 360 gradi. “Riti e Routine” è il tema della seconda edizione del Festival organizzato dall’Associazione Ivoriana e dal Comune di Modena, in collaborazione con Provincia, Università di Modena e Reggio Emilia e Ambasciata del Sudafrica, che ha aperto i battenti ieri alla Tenda.
Oggi le iniziative si spostano anche all’Oratorio del Palazzo dei Musei Civici (via Vittorio Veneto 5) con “Identità e ambiguità nell’Arte africana contemporanea. Un percorso attraverso l’artista Yinka Shonibare” con Elena Tavecchia e Esoh Elame (Camerun) poeta e dottore in Geografia; la conferenza si tiene alle ore 17. Alle 18.30 per Farafinà-Cinema sarà proiettato “Buud Yam” di Gaston Kaboré (Il senso della famiglia), Burkina Faso 1997, colore, durata 99’, versione originale mooré con sottotitoli in italiano. Il programma della Tenda (viale Molza) si apre alle 16,30 con D&J Miss Take, musica Blaq; alle 17.30 per Farafinà-Cinema sarà proiettato “La vie sur terre” di Abderrhamane Sissako (La vita sulla terra), Mali/Francia, 1998, durata 61 min., versione originale bambara con sottotitoli in italiano. Alle 19 il poeta Jean-Pierre Piessou (Togo) conduce la conferenza “Introduzione generale alla Letteratura africana: orale scritta e gestuale”. Alle 20 assaggi di specialità gastronomiche africane e alle 21 concerto e saggio di danza madinga con le Etoile de Fareta e con la Maestra Laura D’Alelio; presenta la serata Alessia Pelillo. Infine alle 23 si svolgerà il concerto con Working Vibes reggae dancehall band e a seguire Dance Soul reggae D&J Chicco. Alle 0,30 Shake the Party con D&J Lelli (pulp funk) & Pornofunky al Circolo Vibra Left.
Domani, domenica 16 gennaio, il pomeriggio si apre alle ore 16 alla Tenda con la musica Blaq di D&J Miss Take; alle 17,30 va in scena lo spettacolo teatrale “Fate la faccia feroce”, una produzione del Progetto AISHA di e con Amal e Samir Oursana, batteria Filippo Bonazzi collaborazione Francesco Rossetti e Sara Goldoni (Modena/Marocco). Alle 18 ancora un appuntamento con il cinema africano: “Keita, l’heritage du griot” di Dani Kouyaté, (Keita, l’eredità del Griot) Burkina Faso, colore, versione originale francese-bambara con sottotitoli in italiano. Presentatore della serata sarà Samuel Unoette. Dalle 20 serata di musica dal vivo: prima concerto con Luca Formentini (ambient), alle 21,30 con Sakurambo (duo acustico) e alle 23 con L’As Bessi’s, compositore, chitarrista e cantante (Costa d’Avorio).
Lunedì 17, alla Tenda, il pomeriggio si apre alle 16 con la musica Blaq di D&J Miss Take, alle 17 opere di video-arte di Theo Eshetu (Etiopia) e alle 17,30 si tiene la conferenza “Tempo al tempo. Tempo diacronico e tempo circolare tra Occidente e Africa” condotta da Sara Tagliacozzo, studiosa di Letteratura e arte del Village Ki Yi di Abjdjan (Werewere Liking) e Theo Eshetu (Etiopia), video-artista. Alle 19 per Farafinà-Cinema va in onda “Zam Boko” di Gaston Kabore, Burkina Faso, 1988, durata: 90 min., versione originale moore con sottotitoli in italiano. Alle 21 concerto di musica etnica con Zambra Mora (Modena) e alle 23 D&J Chicco, Ashiscimmia Sound, dance soul, reggae. Theo Eshetu è nato a Londra nel 1958 da famiglia etiope. Nel 1981 si laurea in Comunicazioni Visive presso il North East London Polytechnic. Dall’82 vive a Roma dove lavora come video-artista. Opera nel campo dell’arte, del cinema e della televisione. Dal ‘96 collabora con la RAI-TV e con RAI-SAT Arte, producendo numerosi lavori creativi ed artistici. Il suo recente “Blood is not fresh water” racconta la storia del nonno (Ministro dell’Educazione e della Cultura nel governo di Haile Selassie) e la complessità del suo paese d’origine, l’Etiopia. Dal ‘98 realizza numerosissime mostre personali e collettive in Italia, Europa e Africa. Nel 2002 con “The Art Show”, viene selezionato per il Prix Italia e con “Africanized” viene premiato al Festival del Cinema di Venezia. Elisa Tavecchia è Nata a Milano, dove vive, nel 1980. Nel 2004 si Laurea in Sociologia presso l’Università Bicocca di Milano con la tesi: “Identità e ambiguità nell’arte africana contemporanea. Un percorso attraverso l’opera dell’artista Yinka Shonibare”, che presenta a Farafinà, nell’incontro di oggi, alle ore 17,00 presso l’Oratorio del Palazzo dei Musei Civici. Samuel Umoette è nato in Senegal, attualmente vive a Modena. Da undici anni collabora alla progettazione e realizzazione di itinerari interculturali nelle scuole superiori, medie ed elementari di Modena e provincia. E’ docente di corsi di formazione per mediatori culturali, per operatori delle forze dell’ordine e per operatori sanitari. E’ educatore presso due del Ceis di Modena. Realizza letture di poesie e racconti di scrittori dell’Africa Sub-Sahariana ed è attore teatrale.