”Occorre avviare le procedure per
dotare Modena di un nuovo inceneritore ormai indispensabile per
far fronte al crescente aumento della produzione di rifiuti e
per ridurre fortemente il ricorso alle discariche”.
Lo afferma l’ assessore provinciale all’ ambiente, Ferruccio
Giovannelli, precisando che il ”sistema modenese di smaltimento
dei rifiuti si puo’ permettere per ora interventi di mutuo
soccorso come quello nei confronti di Piacenza, ma in futuro
abbiamo bisogno di un secondo impiatno di termovalorizzazione
dopo quello di Modena”. Questo dopo le decisioni delle Province
di Modena e Forli’ di smaltire temporaneamente parte dei rifiuti
provenienti da Piacenza.
Nei giorni scorsi la Giunta provinciale ha approvato un
documento con tre possibili soluzioni per un nuovo impianto: la
prima, nell’ area di Carpi, prevede l’ utilizzo di rifiuti come
carburante della centrale turbogas dell’ Enel che si trova nella
zona dell’ impianto di Fossoli; la seconda e’ a Sassuolo, la
terza prevede la partecipazione alla realizzazione dell’
impianto interprovinciale fra Reggio Emilia e Parma.
Sulla base delle tendenze annuali, secondo una ricerca della
Provincia nel 2005 la produzione modenese di rifiuti urbani
raggiungera’ le 440 mila tonnellate (nel 2000 si e’ arrivati a
375 mila tonnellalte): circa 176 mila tonnellate saranno
trattate con la raccolta differenziata, 180 bruciate nel
termovalorizzatore di Modena in fase di adeguamento e 84 mila
avviate a impianti di selezione e compostaggio da cui
deriveranno 53.400 tonnellate di scarti da utilizzare – secondo
le ipotesi della Provincia – nel nuovo termovalorizzatore da
realizzare.