Sull’ordine pubblico, il Questore di Modena Benedetto Pansini ha ricevuto una delegazione di operatori di Ascom Confcommercio, guidata dal Vicepresidente provinciale Guido Barchi (Presidente dei Tabaccai Modenesi) e dal Vicepresidente della Zona Sassuolo – Fiorano, Achille Ninzoli, dove il numero di episodi a danno degli esercizi si è moltiplicato.
I punti salienti dell’incontro: la preoccupazione serpeggia tra gli esercenti; cosa possono fare i commercianti per coadiuvare le forze dell’ordine; quali azioni sono in previsione per combattere una criminalità sempre più sfrontata e imprevedibile.
Il dott. Pansini ha confermato, di fronte alle preoccupazioni dei rappresentanti di Ascom Confcommercio, il momento di tensione sul piano della sicurezza. Se pensiamo alle rapine in villa, – ha affermato il dott. Pansini – ci troviamo di fronte ad “improvvisatori” e a un fenomeno che interessa non solo la nostra provincia, ma tutto il nord Italia, in queste condizioni non è solo questione di organici locali, bensì di metodi investigativi. Questo fenomeno, in atto anche a Modena da circa sei mesi, è oggetto di indagini da parte dei nuclei di Milano, Bologna e Reggio Emilia. È da questa collaborazione e da quella coi Carabinieri che si otterranno risultati concreti.
Quanto alle rapine nelle tabaccherie e negli esercizi commerciali, si tratta di un fenomeno legato anche all’aumento del consumo di stupefacenti: il sintomo del bisogno di procurarsi il denaro necessario alla dose giornaliera aumenta il numero dei balordi che assalgono gli esercizi per procurarsi anche pochi soldi.
Cosa fare? Le forze dell’Ordine, nel 2004, rispetto al 2003, hanno effettuato il 40% di arresti in più, segno di un’intensa attività da parte nostra che punta sulla collaborazione tra le forze presenti sul territorio e tra queste e quelle dei territori limitrofi – ha assicurato il Questore – è la strada per ottenere i migliori risultati possibili.
L’incontro si è concluso su quanto possono fare gli operatori: è bene – ha detto il Questore – prestare attenzione a quello che avviene e segnalare alle forze dell’Ordine situazioni sospette.