“Non è possibile rimuovere il passato di un popolo, prima o poi i conti con la storia si fanno”. In occasione della prima ‘Giornata del ricordo’, che commemora le vittime delle foibe e l’esodo dei profughi giuliano-dalmati, è questo il commento del presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini che ha invitato per giovedì 10 febbraio, alle 12, i dipendenti dell’ente a osservare un minuto di silenzio e raccoglimento.
Una delegazione del Consiglio provinciale, guidata dal presidente Luca Gozzoli partecipa, sempre giovedì 10 febbraio, al convegno promosso a Carpi (sala dei Cimieri, Palazzo dei Pio, dalle ore 17,30) in collaborazione con l’Istituto storico di Modena e con i Comuni di Modena, Carpi e Sassuolo.
“Oggi – aggiunge il presidente Sabattini – ci accorgiamo di dover rendere giustizia con grande ritardo a migliaia di cittadini inermi che si sono visti privare della loro vita a causa di una ideologia che era prevaricatrice delle libertà dell’uomo e che al metodo democratico aveva sostituito la violenza e il ricorso al massacro di massa pensando di compiere un atto ‘giusto’. Con grande ritardo poniamo fine a una grave ingiustizia. La cosa più semplice – conclude il presidente della Provincia – parrebbe quella di chiedere scusa alle vittime, ai loro familiari, ai profughi ancora viventi. Ma proprio in virtù di quello che è accaduto, a noi è richiesto di operare perché ciò non accada mai più”.