Da domani al 16 marzo i dipendenti della Banca d’Italia sciopereranno in modo articolato a livello regionale ”a difesa dei diritti sindacali” e della contrattazione. Lo si legge in una nota dei sindacati dell’Istituto di via Nazionale, Fisac-Cgil, Cida, Fiba-Cisl, Fabi, Falbi-Confsal, Sibc-Cisal e Uilca-Uil.
In particolare domani protesteranno i lavoratori dell’istituto in Lombardia, Umbria, Sicilia e Friuli Venezia Giulia; il 24 febbraio in Piemonte, Valle d’Aosta, Toscana e Trentino Alto Adige; il 3 marzo in Emilia Romagna,Campania, Abruzzo e Liguria; il 10 marzo nelle Marche, in Molise, in Veneto, in Sardegna, in Calabria, in Puglia ed in Basilicata e il 16 marzo in Lazio.
L’astensione riguarda le ultime 2 ore di ogni turno di lavoro (un’ora per i lavoratori turnisti, a part-time e per quelli che fruiscono dei riposi giornalieri par maternità-paternità).
L’astensione dal lavoro – spiega il responsabile del settore per la Fabi Angelo Maranesi ”potrebbe produrre disservizi nell’attività di sportello nel giorno dello sciopero, con possibili riflessi sull’operatività anche all’inizio del giorno dopo. Lo sciopero comunque – conclude – ha l’obiettivo di evitare che la Banca decida unilateralmente della sorte del contratto dei lavoratori”.