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Inflazione: a gennaio in calo all’1,9%

Inflazione a gennaio in calo all’1,9% rispetto al 2% di dicembre. Lo comunica l’Istat che conferma così le stime preliminari, precisando che su base mensile i prezzi sono rimasti invariati.

E’ stato il raffreddamento dei prezzi di medicinali e benzina, oltre all’ulteriore calo tendenziale dei prezzi degli alimentari, a spingere l’inflazione di nuovo sotto al 2% nel mese di gennaio. Un risultato che conferma la stima preliminare dell’Istat diffusa lo scorso 4 febbraio.
Il calo all’1,9%, con prezzi invariati su base mensile, è stato infatti determinato soprattutto dai ribassi dei capitoli servizi sanitari e trasporti. I primi sono scesi su base congiunturale dello 0,5% grazie al calo dell’1,4% dei medicinali. Il capitolo trasporti, invece, ha subito una variazione mensile negativa dello 0,9%: a pesare è soprattutto la benzina (-3,3% congiunturale, ma ancora +6,3% tendenziale), mentre il gasolio continua a crescere (rispettivamente +0,4% e +15,8%). In aumento, in questo capitolo, è anche il prezzo delle auto, che pesa non poco: nel mese si registra un rincaro dello 0,4%, mentre rispetto a gennaio 2004 l’aumento è dell’1,1%.

Quanto agli alimentari, perdura la fase di diminuzione (0,7% tendenziale, contro lo 0,3% di dicembre), ma, avverte il responsabile del servizio Istat Roberto Monducci, ”dopo cinque mesi di variazioni congiunturali negative a dicembre e gennaio si nota un piccolo aumento (+0,1% nel primo mese dell’anno), che va tenuto sotto controllo”. Si nota in particolare l’aumento degli ortaggi (+0,6% congiunturale, ma ancora -8,3% tendenziale), con quelli freschi che salgono dell’1,1% (-10,2% rispetto a gennaio del 2004). In rialzo anche il pesce (+1% mensile e +0,2% annuo). La frutta, invece, prosegue nel trend ribassista, con un -0,5% congiunturale che porta il dato tendenziale a un calo del 2,9%.

Il capitolo che mostra l’aumento più consistente su base congiunturale è invece quello relativo alla casa, trascinato dai fitti e dalle nuove tariffe energetiche. Il capitolo sale dello 0,8% (+3,4% su base annua), con le locazioni in crescita dello 0,5% (ma la rilevazione è trimestrale), l’elettricità dello 1,3% (la variazione annua, tuttavia, è negativa per lo 0,2%) e il gas del 2,3% (+3% tendenziale). Finalmente in calo, invece, i combustibili liquidi per riscaldamento (-0,8%), che nel giro di un anno sono cresciuti del 13,4%.

Consistenti, infine, risultano anche gli aumenti dei servizi bancari e postali. I primi registrano un rincaro mensile dell’1,6%, che porta quello annuo a +3,5%, mentre i secondi crescono sia sua base congiunturale che tendenziale dell’1,1%. E sono proprio i servizi in generale, ancora una volta, a incidere piu’ dei beni sul carovita in Italia. A gennaio il differenziale tra i due grandi comparti si è ridotto di un decimo di punto, ma rimane sempre molto ampio, con +1% per i beni e +2,9% per i servizi. Non solo: nel comparto servizi si allinea sempre più la dinamica inflazionistica dei prodotti a prezzo regolamentato (+2,8%) e non regolamentato (+3%).

















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