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Competitività: Montezemolo, una scossa per ripartire

“La situazione generale dell’economia italiana non è delle migliori” e per questo Confindustria chiede uno ‘sforzo’ al governo perché il Piano di azione per lo Sviluppo dia la necessaria “scossa” per poter ripartire. L’invito, a poche ore dall’atteso confronto tra governo e parti sociali a Palazzo Chigi dove verranno illustrate le linee guide sulla competitività, arriva dal presidente degli industriali, Luca Cordero di Montezemolo, nel suo intervento alla Consulta dei presidenti, organizzata ieri e oggi a Maranello.

La situazione stagnante dell’economia, ha ripetuto Montezemolo davanti ad una foltissima platea di imprenditori (oltre 200) in rappresentanza di tutte le associazioni territoriali e di categoria, arrivati a Ferrari-city nonostante la neve e le cattive condizioni climatiche, sono tali che “non possiamo permetterci di perdere altro tempo. Per questo – ha aggiunto Montezemolo secondo quanto riferito dai presenti – chiediamo che l’economia e le imprese vengano messe al primo posto nell’azione di governo e nell’agenda di lavoro delle Regioni”, chiamate fra poche settimane alla prova del voto. Il provvedimento sulla competitività, avrebbe lamentato Montezemolo, ha impiegato finora tanto tempo per essere pensato e assemblato, “speriamo adesso che almeno faccia bene e serva per il rilancio delle imprese”. Finora, insomma, è la riserva mossa dal parterre industriale italiano al Palazzo, “la capacità di reazione del complesso politico-istituzinale è stata tardiva, lenta, non adeguata agli ostacoli che il Paese ha davanti”. Per questo, il provvedimento sulla competitività, ha chiesto Montezemolo, deve adesso servire per “dare una scossa”. Le richieste avanzate dal sistema delle imprese, e ribadite nel summit di Maranello, non cambiano di una virgola rispetto a quanto sempre sostenuto: rilancio del settore manifatturiero, semplificazione della PA, attuazione del federalismo nell’ottica di una riduzione dei costi. Questo, oltre il ‘pacchetto’ di interventi “a costo zero” contenuti nel decalogo delle priorità presentato ieri al premier Berlusconi e che sarà ribadito stasera a Palazzo Chigi: dal blocco dell’addizionale regionale Irap all’innalzamento dei limiti per la compensazione dei crediti di imposta, dagli sgravi contributivi per i neo assunti e sugli aumenti salariali, agli incentivi per la concentrazione di imprese.

















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