I treni per i pendolari non sono da paese avanzato. I cittadini modenesi che ogni giorno utilizzano il treno per lavoro sono giustamente esasperati da una situazione intollerabile, come dimostra il recente episodio di San Felice. Lo ha affermato Egidio Pagani, assessore alla Viabilità della Provincia di Modena, nel corso del Consiglio provinciale che si è svolto mercoledì, rispondendo a una interrogazione presentata da Demos Malavasi (Ds).
“La situazione dei pendolari – ha sottolineato Pagani – sta peggiorando giorno dopo giorno per la mancanza di risorse, di personale e per scarsa organizzazione delle ferrovie. Il nostro impegno è quello di sollecitare Trenitalia e Rete ferroviaria italiana a realizzare gli interventi necessari e di proporre le nostre soluzioni all’Agenzia dei trasporti pubblici della Regione Emilia Romagna di cui facciamo parte”.
Tra gli interventi più urgenti, individuati dalla Provincia e già presentati all’Agenzia, spiccano il ricambio del parco rotabile, la condizione delle stazioni, l’aumento delle corse e tutto quello che riguarda il problema sicurezza: “in particolare sui tratti a binario unico un tema – ha ricordato Pagani – riproposto purtroppo con forza dal recente disastro di Crevalcore”.
Pagani nel suo intervento ha sottolineato anche la necessità di valorizzare la partecipazione dei comitati degli utenti, ricordando il recente incontro in Provincia con il comitato di pendolari di Modena.
Malavasi, oltre a chiedere alla Provincia di mantenere un monitoraggio costante sulla situazione impegnando Rfi e Trenitalia ad eseguire tutti gli interventi necessari, ha sollecitato la Regione “a prevedere nel prossimo bando per il trasporto ferroviario regionale standard di qualità più elevati per rispondere alle legittime richieste dei pendolari”.
Tornando sui temi della sicurezza, Pagani ha concluso il suo intervento sollecitando l’installazione dei più moderni sistemi di controllo automatici anche sulla linea Modena-Carpi-Mantova e il raddoppio della linea non solo fino a Soliera come previsto finora negli accordi per l’Alta velocità.