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Crisi dell’ortofrutta emiliano romagnola

Le Organizzazioni Professionali Agricole Cia, Confagricoltura e Copagri hanno incontrato oggi il Presidente della Giunta regionale Vasco Errani per evidenziare le gravi difficoltà economiche dei produttori di pesche e, più in generale, del settore ortofrutticolo della Regione Emilia-Romagna e per proporre con un documento azioni e di interventi da attuare urgentemente, ai vari livelli istituzionali ed organizzativi, per dare una risposta ai produttori ed assicurare contestualmente prospettive al settore.

Le Organizzazioni Agricole Cia, Confagricoltura e Copagri, hanno evidenziato che il differenziale tra il prezzo medio pagato al produttore per le pesche di prima qualità (0,24 cent./kg.) e quello pagato dal consumatore (1,42 cent/kg), abbinato all’aumento dei costi di produzione intervenuti nel corso degli anni (lavoro, burocrazia nelle aziende, mezzi tecnici), ha determinato la situazione paradossale ed insostenibile di un prodotto venduto sottocosto ma acquistato a prezzi elevati dal consumatore.

Il documento presentato al Presidente è il frutto di un confronto attuato in questi mesi dalle organizzazioni Agricole Cia, Confagricoltura Copagri con i produttori che operano sul territorio.

E’ necessario – hanno sottolineato le Organizzazioni – avviare una serie di interventi a 360 gradi per coinvolgere il sistema organizzativo del mondo agricolo e fare in modo che le Istituzioni (Regione, Stato, Comunità) sostengano il processo di riorganizzazione competitiva e di valorizzazione di un settore strategico per l’agricoltura regionale e nazionale. In questo contesto particolare attenzione è stata data agli interventi finalizzati a mettere in atto tutte quelle azioni in grado di garantire il reddito indispensabile alle imprese agricole per mantenerle competitive.

Credito finanziario, politiche del lavoro, interventi comunitari, rilancio dell’associazionismo, valorizzazione delle produzioni sono alcuni dei fattori sui quali le Organizzazioni ritengono necessario che si debba intervenire quanto prima.

Nel contempo le Organizzazioni hanno ribadito la necessità di agire anche all’interno nel mondo agricolo organizzato affinché – nell’ambito delle Organizzazioni di prodotto e del sistema associativo – si creino le condizioni per lo sviluppo di un’interprofessione reale all’interno della quale il mondo agricolo, aggregato e unitario, svolga quelle azioni indispensabili per ridurre la forbice attualmente presente nel settore ortofrutticolo tra prezzo pagato al produrre e prezzo pagato dal consumatore.

Le Organizzazioni, inoltre, hanno informato sulle problematiche inerenti l’accordo territoriale per il pomodoro da industria , chiedendo alla Regione di attivare un Tavolo interprofessionale con tutte le parti interessate.

Il Presidente, a nome della Giunta, nell’apprezzare l’azione propositiva e di raccordo che si sta portando avanti, si è impegnato a sostenere, nell’ambito dei rapporti Stato-Regione, le proposte avanzate e ad avviare, nel contempo, a livello regionale un Tavolo permanente sulla competitività del sistema ortofrutticolo regionale.

















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