Si è spenta oggi pomeriggio martedì 29 maggio a Ferrara, sua città natale, presso la struttura sanitaria dove dalla mattinata di ieri lunedì 28 maggio si trovava ricoverata a seguito di un peggioramento della condizioni di salute, all’età di 69 anni, la professoressa Alessandra Bignardi, per ben sei anni dal 2003 al 2009 Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Figura molto nota negli ambienti accademici è principalmente a lei che si deve la realizzazione della nuova sede di Facoltà al Complesso San Geminiano, inauguratosi proprio alla conclusione del suo mandato.
Immediate espressioni di cordoglio ai famigliari della collega, che lascia due figli Isabella e Michele, sono state inviate dal Rettore prof. Aldo Tomasi e dal Preside della Facoltà di Giurisprudenza prof. Renzo Lambertini.
“Con la scomparsa della prof. ssa Bignardi – ha dichiarato il Rettore Aldo Tomasi – se ne è andata una docente molto stimata ed appassionata, ma soprattutto una donna molto tenace, che ha fatto di questa caratteristica una dote tanto da valerle il merito il aver saputo portare a termine la realizzazione della nuova sede di Facoltà di Giurisprudenza. Credo che tanti la rimpiangeranno”.
Alessandra Bignardi. Nata il 14 novembre 1942, dal 2003 al 2009 per due successivi mandati la prof. ssa Bignardi è stata Preside della Facoltà di Giurisprudenza. La prima parte dell’esperienza accademica della prof. ssaAlessandra Bignardi, fino a quando è diventata professore associato, si è svolta nell’Università di Ferrara, sua città natale. Dall’A. A. 1991-1992 si è trasferita all’Università degli studi di Modena eReggio Emilia, dove precedentemente aveva tenuto, per supplenza, il corso di Storia del diritto romano presso la cattedra di Istituzioni di diritto romano, che è l’insegnamento che svolge tutt’ora, in qualità di ordinario.
Gli interessi scientifici della prof.Alessandra Bignardi si sono generalmente orientati all’analisi relativa alle origini degli istituti giuridici, con particolare attenzione alle condizioni sociali, politiche ed economiche che ne hanno giustificato l’introduzione nel sistema. Più specificamente si è interessata della protezione delle situazioni possessorie, e dell’intreccio, in questo ambito del sistema di diritto pubblico e internazionale con quello di diritto privato, della responsabilità civile, contrattuale ed extracontrattuale, delle regole e dei mezzi di difesa nelle situazioni giuridiche assolute.
Nella ricerca si è distinta per aver privilegiato una lettura esegetica delle fonti, soprattutto di quelle giuridiche, così da poter evidenziare il metodo di lavoro della giurisprudenza romana, massima espressione del pensiero giuridico, non solo del mondo antico.
Produzione scientifica: Controversiae agrorum e arbitrati internazionali: alle radici dell’interdetto uti possidetis; De suo iure agere oportet: contibuto allo studio di una regula iuris; Actio, interdictum arbores: contributo allo studio dei rapporti di vicinanza; Theoph.Par.4.3.15: ancora sulla data della lex Aquilia; Frangere e rumpere nel lessico normativo e nell’interpretatio prudentium; Gai 3.219 e il principium del damnum corpore datum; Brevi considerazioni sulla buona fede nell’usucapione, in particolare nel pensiero di Paolo; Il trasporto marittimo in diritto romano: alcune considerazioni in ordine alle origini e alla disciplina giuridica dell’impresa marittima.