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Trande, PD Modena: “Destinare 24mila euro dal Fondo gruppi ai terremotati”

Verifiche sulla staticità degli edifici e supporto psicologico alle popolazioni che stanno vivendo il dramma del terremoto: a questo devono essere destinati 24mila euro del Fondo per i gruppi consiliari del Comune di Modena secondo l’emendamento al bilancio presentato dal capogruppo Pd in Consiglio comunale Paolo Trande e da Federico Ricci di Sinistra per Modena. Perché è, in questi momenti, che la solidarietà deve avere il sapere della concretezza.

“E’ nei momenti di difficoltà che la parola solidarietà deve assumere significati di concretezza e sobrietà. Tutti ci chiediamo: “Cosa fare?”. Ecco un piccolo gesto, che come maggioranza istituzionale di centrosinistra proponiamo a tutto il consiglio comunale, che, crediamo, vada nella giusta direzione”. Il capogruppo Pd in Consiglio comunale a Modena Paolo Trande spiega così la decisione di presentare, insieme a Federico Ricci di Sinistra per Modena, una proposta di emendamento al bilancio pluriennale del Comune di Modena che destina 24mila euro del Fondo per le attività dei gruppi consiliari ai Comuni della Bassa modenese colpiti dal terremoto. Saranno versati nel Fondo Protezione civile del Comune di Modena e serviranno, per due terzi, per predisporre servizi di verifica di staticità delle abitazioni private e, per un terzo, per approntare un servizio di supporto psicologico alle popolazioni colpite. “Per definire il dettaglio degli interventi – spiega Paolo Trande – penso si debba stabilire un raccordo con gli Ordini e i Collegi delle professioni abilitate alle verifiche strutturali, con l’Ordine degli psicologi e con i sindaci dei Comuni della Bassa modenese colpiti dal terremoto”. “Tutto questo produrrà una limitata diminuzione della attività/produzione politico-istituzionale dei gruppi in Consiglio comunale – conclude Trande – ma da qui in avanti, e sino al completo ripristino dello status quo ante, la politica deve produrre soprattutto gesti concreti, anche piccoli, per la nostra comunità in difficoltà, per gli esiti materiali e morali del terremoto che si innestano sulla pre-esistente crisi economica. La politica e le Istituzioni o sono in grado di produrre gesti semplici, concreti o divengono qualcosa che i cittadini sentono come lontane e indifferenti. Se così fosse, particolarmente in questa fase in cui c’è bisogno di tutte le risorse politico-economico-sociali, questo sarebbe un ulteriore problema”.

















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