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Lunedì assemblea generale di Confindustria Modena

A seguito dei terremoti del 20 e 29 maggio, che hanno duramente colpito le popolazioni e il tessuto produttivo dell’Area Nord, il presidente di Confindustria Modena Pietro Ferrari ha deciso di fare svolgere solo la parte istituzionale dell’assemblea annuale dell’associazione e di annullare la cena di gala che si sarebbe dovuta tenere presso l’Ippodromo Ghirlandina di Modena.

Nel corso dell’Assemblea privata,  gli imprenditori modenesi saranno chiamati a votare il nuovo presidente indicato dalla giunta. Infatti, il parlamentino degli industriali ha votato all’unanimità il rinnovo di Pietro Ferrari alla presidenza per il prossimo biennio.

A oltre quattro anni dalla crisi che ha colpito l’economia mondiale, con pesanti ripercussioni anche sulla realtà locale, il presidente degli industriali modenesi traccerà un quadro della situazione del nostro territorio, che presenta più ombre che luci nel bilancio della prima parte del 2012.

Alle 18 avrà inizio l’Assemblea pubblica.

I lavori si apriranno con la relazione del presidente degli industriali modenesi. Seguiranno gli interventi di Angelo Panebianco, politologo e saggista oltre che professore ordinario di Sistemi internazionali comparati presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna. Chiuderà l’evento Giorgio Squinzi, neoeletto presidente di Confindustria.

Anche quest’anno l’Assemblea pubblica sarà disponibile in streaming. Basterà collegarsi al sito di Confindustria Modena (www.confindustriamodena.it) o a quello di EmmeWeb, il giornale online dell’associazione (www.emmeweb.it) per seguire in diretta l’intervento del presidente Ferrari e degli altri ospiti dell’Assemblea di Confindustria Modena.

Angelo Panebianco.

Angelo Panebianco, politologo e saggista, è nato a Bologna nel 1948. Dal 1989 è professore alla facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna, dove attualmente insegna Sistemi internazionali comparati. È editorialista del «Corriere della sera» e membro del comitato direttivo della «Rivista italiana di scienza politica», alla quale collabora dal 1972. Studioso dell’organizzazione dei partiti politici e del sistema politico italiano, nonché di politica internazionale, ha pubblicato vari saggi, tra cui «Modelli di partito» (1982), «L’Italia che non c’è» (1995), «Il potere, lo stato, la libertà. La gracile costituzione della società libera» (2004), «L’automa e lo spirito» (2009).

Giorgio Squinzi.

Giorgio Squinzi nasce a Cisano Bergamasco nel 1943. Fin da giovane comincia a lavorare nell’azienda paterna, fondata nel 1937 per produrre collanti per pavimentazioni leggere. Nel 1969 si laurea in chimica industriale all’Università di Milano. Nel 1976 diventa direttore generale della Mapei spa. Nel 1978 apre uno stabilimento in Canada. Negli anni successivi continua il processo di internazionalizzazione del Gruppo con stabilimenti sparsi in tutto il mondo, dall’Europa all’Oceania. Nel 1994, dopo l’acquisizione della Vinavil, inizia una nuova fase di sviluppo. Si specializza nel settore degli adesivi e dei prodotti chimici per l’edilizia. Oggi il Gruppo Mapei opera con 58 stabilimenti in 27 paesi nei cinque continenti. Dal 1997 al 2003 e dal 2005 al 2011 Squinzi è stato presidente della Federazione Nazionale dell’Industria Chimica. Dal 1° ottobre 2010 è presidente di Cefic (European Chemical Industry Council). Commandeur de l’Ordre de la Couronne del Belgio, nel 2002 ha ricevuto la laurea ad honorem in ingegneria chimica dal Politecnico di Milano e nel 2006 il Premio Leonardo Qualità Italia dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il 23 maggio 2012 è stato nominato presidente di Confindustria.

















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