In seguito all’accordo raggiunto tra Prefettura di Bologna, Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Difensore civico per la Regione Emilia-Romagna, e Daniele Giovanardi, presidente della Confraternita di Misericordia di Modena, riprende l’attività di informazione alle donne e agli uomini trattenuti all’interno del Centro di identificazione ed espulsione di via Mattei. Attualmente il centro è diretto da Anna Lombardo, che dirige anche il CIE di Modena.
Nel primo quadrimestre del 2012 si sono registrati al CIE di Bologna 280 ingressi (200 uomini e 80 donne); usciti 276 (197 uomini e 79 donne) di cui 175 per espulsione.
Le principali nazionalità rappresentate sono la Tunisia con 117 ingressi, la Nigeria con 35, il Marocco con 31, l’Algeria (20) e l’Albania (17).
Viene così ripresa un’esperienza che era stata promossa dall’Ufficio del Garante del Comune di Bologna negli anni tra il 2008 e il 2010, interrotta dal Comune quando intervenne il commissariamento del governo locale. Lo sportello, che aveva già dato ottimi risultati sul piano dell’informazione e dell’attenuazione delle situazioni di conflitto all’interno del Centro, riprende a svolgere attività in collaborazione con il progetto sociale della Misericordia, coordinato dal dottor Franco Pilati.
La riapertura dello sportello informativo va nel senso indicato anche dagli organismi internazionali, che definiscono necessaria la presenza di adeguati strumenti informativi per le persone trattenute nei Centri, al fine di consentire l’esercizio dei diritti connessi alla posizione di persone destinatarie di provvedimenti di espulsione.
La nuova iniziativa si colloca in un momento ancora più difficile per le condizioni di vita dei migranti trattenuti, in quanto, come è noto, è prossimo l’avvicendarsi nella gestione del CIE del consorzio Oasi, che ha vinto l’appalto abbassando la previsione di spesa per ogni persona trattenuta a 28 euro; ciò pone seri dubbi sulla possibilità di garantire standard minimi di cura e di assistenza con metà delle risorse sino ad oggi utilizzate .
La questione è già stata posta all’attenzione del ministro Cancellieri (Interni) dalla Garante Desi Bruno e dall’assessore regionale alle Politiche sociali, Teresa Marzocchi. Lo sportello si inserisce così in un quadro di difficoltà che, se non superate, potrebbero portare a peggiorare la condizione complessiva delle trattenute e dei trattenuti ma anche degli operatori tutti che all’interno del CIE spendono il proprio lavoro.
È prevista l’apertura di analogo sportello presso il CIE di Modena.