È la voglia a non arrendersi che prevale, anche di fronte alla drammaticità degli eventi sismici che hanno messo in ginocchio l’area nord della provincia. A Mirandola lo sforzo messo in campo da Confesercenti e dall’Amministrazione comunale al fine di far ripartire nel più breve tempo possibile le imprese del commercio e del terziario del cuore storico della città mostra significativi risultati. “Sono un centinaio gli imprenditori – spiega l’Associazione imprenditoriale dopo averne contattata la maggioranza – che si sono mostrati disponibili a trasferire temporaneamente la loro attività, al fine di riprenderla il più velocemente possibile. È un primo ed importante passo in avanti: per non perdere una parte produttiva importante come le PMI, riattivare i servizi del centro e ridurre il grave stop indotto dal sisma al lavoro”.
L’ondata sismica che ha investito la città dei Pico lo ricordiamo, ha di fatto quasi azzerato l’operatività di tutti i settori del terziario: il 90% delle imprese operative nel commercio, alimentare, extralimentare e abbigliamento, dei servizi, del turismo e della ristorazione e tra queste tutte quelle del centro storico risultano ad oggi inagibili.
Un quadro desolante di fronte al quale Confesercenti come pure l’Amministrazione comunale di Mirandola hanno reagito pensando di costituire un polo di servizi temporaneo fuori dal cuore storico della città dove collocare le imprese e finalizzato in primo a non perdere tutte quelle peculiarità fondamentali che offriva il centro stesso – commercio e i servizi compresi – di assoluta importanza per la comunità. “Degli operatori contattati al momento sono 80 i commercianti e una ventina i professionisti – la maggioranza delle 160 imprese presenti in centro storico oggi chiuse per l’inagibilità della zona fa sapere Confesercenti – che stanno valutando seriamente la possibilità di collocarsi momentaneamente altrove pur di riprendere la propria attività. L’area individuata è quella di via Maestri del Lavoro nei pressi del parcheggio Aimag, facilmente raggiungibile da tutti e lontano da pericoli. E’ chiaro che le imprese rimarranno in quella zona il tempo necessario al recupero degli edifici del centro storico lesionati dal sisma”.
Confesercenti inoltre fa notare che già a seguito di questa prima e costruttiva esperienza si sta altresì attivando per sviluppare il medesimo progetto di ricollocazione momentanea delle imprese anche negli altri centri del territorio modenese colpiti dal sisma.