Dopo anni di complesse e delicate mediazioni condotte e coordinate dall’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, si è giunti nei giorni scorsi alla sottoscrizione dell’atto di donazione a favore del Comune di Rimini di una delle più rare ed importanti collezioni di opere precolombiane presenti in Europa, ancora in mano ad un privato.
L’Istituto per i Beni Culturali figura tra i firmatari dell’atto notarile proprio per il ruolo fondamentale svolto nel corso di questi anni per superare i vari elementi che si frapponevano ad un positivo esito della trattativa.
Per la sua unicità, la Collezione, di proprietà della Fondazione Caterina Fileppo Canepa di Biella – creata dal Collezionista in onore della propria madre – ha richiamato per lungo tempo l’interesse e gli appetiti di istituzioni culturali di varie regioni.
L’Emilia-Romagna è riuscita ad acquisirla a titolo gratuito e ha assicurato al suo tessuto museale questa importante raccolta che va ad incrementare il patrimonio del Museo Dinz Rialto di Rimini che costituisce l’unico caso in Regione di istituzione culturale interamente dedicata alle culture extraeuropee.
I preziosi manufatti (514), già da un decennio depositati presso il Museo Dinz Rialto per volontà del Collezionista, sono stati nel frattempo oggetto da parte dell’Istituto per i Beni Culturali di una sistematica campagna di catalogazione e di vari interventi di restauro sui materiali con evidenti segni di degrado conservativo.
Oggi che la destinazione di queste rare opere è definitiva, il Comune Rimini, che si è impegnato congiuntamente all’Istituto per i Beni Culturali per divenirne titolare, può ripensare al nuovo allestimento del Dinz Rialto che sarà realizzato nella Villa Alvarado di Covignano entro l’anno e che si proporrà al pubblico arricchito di materiali di forte valore antropologico e scientifico oltre che artistico.