Ci siamo!
Con lo stanziamento dei fondi per superare la fase di emergenza, per l’avvio delle attività produttive, per la messa in sicurezza degli stabilimenti, per il recupero dell’efficienza del sistema scolastico, sanitario, istituzionale, per la garanzia degli ammortizzatori sociali, per la proroga degli adempimenti fiscali, ci sono le basi per ripartire nei territori dell’Emilia Romagna colpiti dal terremoto. Di particolare rilevanza sono le norme che regolano la certificazione utile all’avvio dell’attività produttiva e quelle riferite alla copertura degli ammortizzatori sociali.
L’abbiamo sostenuto in diverse occasioni che la centralità della sicurezza del lavoro, la legalità nella gestione degli appalti per i controlli, per la messa in sicurezza degli impianti, per la ricostruzione e la trasparenza nella gestione delle risorse può e deve rappresentare un modello sociale utile anche allo sviluppo dell’intero territorio nazionale.
In queste settimane la coesione dell’intero territorio, il sistema della rappresentanza sociale e istituzionale compresi, salvo sporadici episodi deprecabili, ha raggiunto un primo obiettivo dal quale partire per rilanciare l’intera Regione.
La Cgil Emilia Romagna intende essere soggetto attivo nella promozione della ripresa nella legalità e nel rispetto delle norme sulla sicurezza.
(Segreteria Cgil Emilia Romagna)