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‘Hackathon Terremoto’: nel week end a Bologna 48 ore di maratona tecnologica per creare App in favore della Protezione Civile

Un’idea per ripartire. Perché quando la terra trema, anche i progetti più concreti possono andare in pezzi. Ed è proprio da un’idea che è partito il treno Hackathon Terremoto di Bologna: dall’entusiasmo di tanti ingegneri, informatici, service designer e altri professionisti del mondo tecnologico nel voler dare un aiuto concreto alla propria regione dopo il sisma.

Il treno farà tappa a Bologna, il 16 e il 17 giugno per una 48 ore di confronto e lavoro concreto, al fine di creare applicazioni e software open source che possano supportare la Protezione Civile e gli altri enti impegnati nell’emergenza sisma.

“Anche questa è l’Emilia che rimane in piedi e si mobilità. Dalla rete possono venire risorse preziose per la ricostruzione”. Così, l’assessore alla Comunicazione del Comune di Bologna, Matteo Lepore, commenta soddisfatto l’evento.

Il primo ad appoggiare la maratona tecnologica è stato il Comune di Bologna, che ha inserito l’appuntamento all’interno dell’Agenda Digitale di Iperbole 2020, un contenitore che vuole raccontare quei particolari progetti territoriali che spingono verso la costruzione di una comunità digitale. L’iniziativa è ospitata gratuitamente da Urban Center Bologna, in Sala Borsa, e da Shape Associazione culturale.

Oltre a Iperbole 2020, anche Actions Aid collabora attivamente alla due giorni bolognese, dando il proprio patrocinio all’iniziativa. Un supporto importante, iniziato accompagnando gli organizzatori di Hackathon Terremoto nei luoghi colpiti dal sisma. Anche il CNR, il Consiglio Nazionale per la Ricerca, ed Epoca sono partner attivi della manifestazione: per contribuire alla realizzazione dei progetti, CNR concederà all’Hackathon di utilizzare una macchina virtuale per la parte server super performante, mentre Epoca contribuirà a coprire le prime spese di vitto dei ragazzi impegnati nella progettazione.

L’idea è partita dal web, grazie alla creazione di un gruppo Facebook (https://www.facebook.com/groups/hackathonterremoto) che in una sola settimana ha già raggiunto e superato i 200 iscritti. L’organizzazione segue ora gli sviluppi del passaparola digitale anche su Twitter, grazie #hackathonterremoto e sul blog dedicato all’iniziativa, dove sono raccolte tutte le novità dell’evento (http://hackathonterremoto.wordpress.com/). Bologna, Milano, Ferrara, ma anche Padova, Modena Firenze. Hackathon Terremoto ha portato mezza Italia ha lanciare la propria idea per aiutare a supportare l’emergenza sisma. Anche il brainstorming è totalmente online: la piattaforma scelta è Ideascale (http://brainstormingterremoto.ideascale.com), un vero contenitore di pensieri sul quale proporre il proprio progetto.

Dopo 10 giorni di analisi dei bisogni online e sul territorio, la mattinata di sabato 16 sarà una concreta ed aperta collaborazione tra esponenti delle istituzioni, protezione civile e volontari sul campo da una parte e sviluppatori, designer e progettisti hackathon dall’altra, con l’obiettivo comune di produrre software e app nelle successive 24 ore.

L’appuntamento sarà seguito anche dalla Repubblica delle Idee. Domenica 17 giugno Riccardo Luna parlerà dei primi risultati della maratona all’interno di Next, il Festival dell’Innovazione in programma all’Arena del Sole alle 17. Il celebre giornalista di Repubblica, ex direttore di Wired, sarà presente anche sabato mattina all’Hackathon Terremoto per dare il suo contributo alla maratona.

















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