E’ dedicata al ‘Cev’ l’ambulanza che i circa 300 soccorritori, barellieri e autisti volontari dell’onlus Croce Italia si sono regalati, donazione dopo donazione, per celebrare i loro primi quarantun’anni al servizio dei più deboli.
Angeli del soccorso che da quattro decenni sfrecciano a sirene spiegate tra Bologna e provincia per assistere non solo vittime di incidenti, ma anche persone in difficoltà. Come è accaduto nei giorni scorsi quando, dopo la scossa del 29 maggio, i soccorritori della Croce Italia sono partiti per il campo di Mirandola.
«Avere il nome di Maurizio Cevenini su un nostro mezzo di pronto soccorso avanzato – spiega il presidente dell’onlus – è senza dubbio il nostro modo per ricordarlo. Ma, al contempo, è anche l’occasione migliore per ringraziarlo di quello spirito di gratuità che lo ha sempre contraddistinto ogniqualvolta il mondo del volontariato lo ha chiamato».
Ancora in fase di allestimento, la nuova ambulanza è l’ultima di una flotta che vanta 12 Mezzi grazie ai quali solo nel 2011 gli uomini e le donne (età media anni 35) hanno assicurato circa 32.500 ore di Volontariato.
«Il vero collante tra i volontari – osserva il presidente – è il sentimento della collaborazione. È con la forza della volontà e dello spirito di solidarietà fraterna che cittadini qualunque si donano agli altri affinché sia garantito il rispetto della vita e della dignità sociale. È proprio in questi valori che affondano le nostre radici e da qui deriva la forza del nostro impegno teso a tutelare la salute dei cittadini».
Molteplici le emergenze alle quali la Croce Italia ha detto ‘Presente’. Dall’attentato al treno Italicus del 4 agosto 1974 al terremoto di Gemona in Friuli del 6 maggio 1976; dalla strage del 2 agosto 1980 al terremoto che sta mettendo a dura prova la nostra regione.
Grandi interventi che fanno da contraltare al lavoro quotidiano fatto di anziani, disabili o traumatizzati da assistere o trasportare. Perchè ‘Con noi … per voi’ è il motto della Croce che si concretizza in una volontà di servizio 24 ore su 24 che ha trasformato questi angeli che hanno barattato le loro ali per una divisa rossa in punti di riferimento per chi ha bisogno. Duro e molto lungo il tirocinio al quale sono tutti sottoposti: dagli autisti ai barellieri fino ai soccorritori che devono inanellare brevetti su brevetti da quelli relativi alla rianimazione cardiopolmonare a quelli che insegnano a gestire l’evento traumatico secondo linee guida.