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‘Vampiro’ di energia elettrica arrestato dai carabinieri a Casina

Il fatto che la competente società di energia elettrica aveva dapprima sospeso e poi cessato definitivamente la fornitura di energia elettrica, era circostanza nota agli stessi Carabinieri della Stazione di Casina che, durante un servizio di controllo del territorio, transitando nei pressi dell’abitazione in questione, hanno notato la luce di casa accesa, si sono insospettiti avviando i dovuti accertamenti che hanno portato a scoprire il furto di energia elettrica. Il furbastro infatti è risultato essersi attaccato al contatore di un vicino di casa garantendosi, a sbafo, la fornitura di energia elettrica alla sua abitazione. Con l’accusa di furto aggravato i Carabinieri della Stazione di Casina hanno arrestato un 40enne nativo di Cutro e residente a Casina ristretto, al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura reggiana titolare dell’inchiesta.

L’origine dei fatti la sera del 20 giungo scorso quando, intorno alle ore 20,00, una pattuglia della Stazione di Casina, ha notato presso l’abitazione  del 40enne, in paese, un luce accesa. La circostanza ha insospettito i militari, che erano a conoscenza che quell’abitazione non poteva aver la luce in quanto la fornitura era stata sospesa. La certezza è arrivata il giorno successivo a seguito di precisi accertamenti presso la competente società, che ha confermato che l’utenza di energia elettrica dei quell’abitazione era stata dapprima sospesa per morosità e successivamente cessata in modo definitivo sin dal 10 aprile scorso.

Alla luce di quanto emerso nel pomeriggio di ieri i militari di Casina hanno raggiunto l’abitazione in questione riscontrando allacci sospetti nei locali seminterrati con cavi che giungevano all’abitazione dove si rilevavano: il regolare funzionamento dell’impianto di illuminazione, la presenza di alimenti surgelati nel freezer regolarmente attaccato, un apparecchio aspirapolvere ancora allacciato alla spina, così come un televisore.

E’ stata quindi richiesta la presenza dei tecnici ENEL con i quali si è accertato che il contattore di energia elettrica dell’abitazione in questione risultava cessato e non funzionante; nel garage dell’abitazione si constatava la presenza di un cavo elettrico tripolare della lunghezza di circa 25 metri, munito di spine ed adattatore idoneo a condurre la corrente elettrica dall’impianto elettrico di un’altra utenza ad una spina collocata nel  seminterrato della medesima casa; da verifiche tecniche si è quindi accertato che l’alimentazione di detto impianto era allacciato al contatore di un vicino.

Alla luce di quanto accertato, e sussistendo la flagranza di reato, il 40enne è stato arrestato e posto a disposizione della Procura reggiana.

 

















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