Entro la fine di luglio il Consiglio comunale modenese approverà il piano delle trasformazioni aziendali delle Ipab. Lo ha annunciato nel corso del Consiglio comunale l’assessore al Bilancio Francesco Raphael Frieri, rispondendo ad un’interrogazione presentata dal consigliere di Modena a Colori, Baldo Flori.
Frieri, ricordando che la trasformazione delle Ipab in Aziende pubbliche di servizio alle persone (ASP) è sancito dalla legge regionale 2 del 12 marzo 2003, ha sottolineato che le trasformazioni delle Ipab avranno “un effetto sicuramente modesto rispetto alla tenuta del welfare cittadino, in considerazione del fatto che i servizi gestiti dalle Ipab modenesi sono limitati nella rete dei servizi della città, diversamente da quanto accade per esempio in altri distretti nella provincia di Modena”.
L’assessore ha però rimarcato lo stato di incertezza rispetto alla disponibilità per il 2006 e il 2007 di risorse analoghe a quelle del 2005, precisando che “allo stato attuale il Fondo nazionale risulta ridotto nel 2005 per il 2006 di ben il 40%, prefigurando conseguentemente analoghi tagli sulle risorse su cui poter contare per dare continuità alle azioni e ai servizi inclusi nel Piano di Zona”. Allo stesso tempo, Frieri ha anche citato il blocco in ambito nazionale del progetto di legge sull’istituzione del Fondo per la non autosufficienza, oltre che gli effetti del taglio complessivo della manovra di bilancio 2005, che “pone vincoli sia sul volume dei trasferimenti che sulla gestione del turn-over di personale, tali da proporre serie difficoltà alla capacità degli enti locali di garantire una costante gestione dei servizi diretti alla persona nel 2005”.
Infine, l’assessore ha indicato nella Regione l’ente che, per risorse e funzioni, da subito – oltre allo Stato, “già da tempo inadempiente” – potrebbe “vincolare maggiormente i trasferimenti ai Comuni in materia alle variabili demografiche (in particolare l’aumento di bambini e anziani) che determinano la domanda di welfare a livello locale”. In conclusione l’assessore ha garantito il proprio impegno a realizzare una “compiuta discussione in Consiglio comunale sul tema del riordino delle Ipab”.