I cittadini hanno il diritto di essere informati sulla composizione chimica dell’acqua che esce dal rubinetto di casa, come avviene per l’acqua minerale. Lo ha affermato Alberto Caldana, assessore all’Ambiente della Provincia di Modena, rispondendo in Consiglio provinciale ad una interpellanza di Giorgio Barbieri (Lega nord) che chiedeva una maggiore informazione ai cittadini sulla qualità dell’acqua dell’acquedotto.
A questo scopo – ha annunciato l’assessore Caldana – la Provincia chiederà ai gestori del servizio e all’Agenzia d’ambito per i servizi pubblici (Ato) di indicare sulle bollette dell’acqua tutti i parametri necessari per giudicare il livello di qualità, tra cui il livello delle sostanze disciolte nell’acqua come i nitrati, sodio e cloruro e l’analisi chimico-fisica da cui si ricava, tra l’altro, il residuo fisso. Sempre in bolletta dovrà essere fornito un giudizio complessivo sulla qualità e le caratteristiche dell’acqua.
Dopo aver ricordato le linee del piano provinciale per la riduzione dei nitrati nelle acque sotterranee, Caldana ha anche evidenziato la necessità di avviare nuove iniziative su un uso corretto dell’acqua con l’obiettivo di ridurre gli sprechi soprattutto negli usi domestici.